EVA LINDAL & ANNA LINDAL  "Bäver"
   (2020 )

Le sorelle Lindal, violiniste svedesi di Stoccolma, sono esperte di musica antica e contemporanea. Eva ha suonato nell'Orchestra Sinfonica della Radio Svedese mentre Anna è stata direttrice della Royal Philharmonic Orchestra. "Bäver" - un gioco di parole sul nome del violinista boemo Heinrich Ignaz Franz Biber, uno dei più importanti compositori per violino - è il loro primo progetto registrato.

Ci raccontano che, pur essendo entrambe profondamente radicate nella musica d'arte occidentale, hanno voluto presentare non solo il loro amore per questa ricca eredità, ma anche la loro ambivalenza verso questa tradizione. I titoli delle loro canzoni sono state ispirate da periodi di tempo, compositori, modelli artistici e autori vari. Hanno usato musica scritta e decostruita, intervallata da registrazioni completamente improvvisate.

Le Lindal iniziano con "Χαλκίδα" (Chalcis/Chalkida, la città centrale dell'isola greca Eubea), un omaggio alla città natale del nonno greco e al dolore e successivo esilio nell'Europa del XX secolo. Le sottocorrenti mediorientali catturano magnificamente questi dolorosi sentimenti. Il seguente "Kon Do" - forse un riferimento al compositore giapponese contemporaneo Jō Kondō - suggerisce un delicato gioco di percussioni e altre tecniche di archeggio, e alla fine abbozza una melodia commovente e calma. Il titolo del brano seguente è la versione maliziosa della famosa "Passacaglia" di Biber - completata intorno al 1676 e originariamente composta solo per violino - episodio che, in qualche modo, racchiude la loro esperienza di vita come acclamate esecutrici di musica classica, godendo oggi di una maggiore libertà nella loro musica.

"Olivier" è un viaggio inquieto ma enfatico, con toni e sfumature misteriose e risonanti. "Hjul/Ruota" trasforma i violini, in una serie di strumenti a percussione, toccando, colpendo e strofinando tutte le superfici. "Skrubb" adotta un tono più gioioso nelle sue battaglie tra tecniche d'arco e voci estese, a volte anche flirtando con dialoghi da cartone animato e inseguimenti mordi e fuggi. "Knüst" approfondisce questo tipo di gioco enigmatico, con un eccentrico senso dell'umorismo, a giudicare dalle loro risate sentite alla fine del pezzo.

Un percorso affascinante dentro e fuori lo strumento violino e non solo. (Matteo Preabianca)