SMOGZ  "A estrada"
   (2020 )

Smogz e' un quartetto jazz che, forse, non aggiungerà nulla di nuovo al panorama jazz. Pero' i musicisti che ci suonano sono una spanna sopra. I virtuosismi di Sacconi (contrabbasso) e Gargini (batteria) sono qualcosa di notevole, anche per le orecchie piu' esperte. Il disco contiene otto brani che spaziano dalla samba alla bossa, con richiami mediterranei e contemporanei. ''Sferico'', la traccia numero 6, e' la mia preferita. I primi due minuti sono di un'atmosfera cosi' raffinata da mettermi a disagio, mentre l'ascolto in tuta. Piano e contrabbasso non parlano, ma si baciano ardentemente, ma senza lingua. Per capirci. Poi arriva la traccia numero 7, ''Speak no evil'', e rimette tutto nel verso giusto. Incalzante e jazz puro. Forse potrebbe essere un dettaglio trascurabile, ma e' la registrazione, dal vivo e pulita, a fare la differenza in questo lavoro. Tutto si ascolta al punto giusto, con una visione d'insieme, ma nello stesso tempo chiara per ogni strumento. Non succede spesso, soprattutto nel jazz e nella world music. Questo mi fa pensare che i quattro musicisti abbiano un profondo rispetto per l'ascoltatore. Non si accontentano del "bravo, guarda come improvvisa" di molti neofiti del jazz. E' un lavoro umile, nell'accezione piu' positiva del termine. L'album si conclude con ''Shadows on the east side'', con circa 1 minuto e mezzo di delirio ragionato al contrabbasso. Da mettere in loop per 1 ora. Grazie per questo piccolo gioiello! (Matteo Preabianca)