ANDREA GROSSI BLEND ORCHESTRA  "Four winds"
   (2020 )

“Four Winds” è il nuovo album di Andrea Grossi e della sua Blend Orchestra. Il lavoro ha visto la luce poco più di un mese fa, dopo una gestazione lunga circa un anno e mezzo a cavallo tra il 2015 e il 2017. Diviso in dieci tracce, di cui quattro rappresentano i pilastri fondamentali e prendono il nome dagli antichi venti greci (“Borea”, “Noto”, “South” e “Zephiro”), l’album è anche pensato come inno alle differenze che segnano e arricchiscono il nostro mondo, esaltandone una natura perennemente in divenire, alimentata e forgiata da un perenne movimento di incontro e scontro con l’altro. “Four Winds” insegue sonorità orchestrali, le cui coordinate sono grossomodo quelle del free jazz, in un percorso che solo di rado appare semplice e che molto spesso sorprende, assumendo traiettorie non facilmente immagnabili. “Zòphos” è il punto di partenza di un viaggio che continua con la delicata e avvolgente “Zephiro” e poi con la scarna “Xanthos”, il cui scheletro è formato da percussioni incalzanti. “Borea” si presenta più corposa e più muscolare, con ancora fiati a stagliarsi su un sottotesto dove i ricami pianistici appaiono preziosissimi, mentre “Balios” si spinge oltre strutture rigidamente definite. “Zephiro Torna” anticipa una seconda parte in cui si trovano “Euro” e “Noto”, entrambe divise in due parti: la prima, essenziale e morbida per circa tre quarti, si increspa e conduce verso una coda concitata, la seconda, meno lineare già dall’inizio, regala all’album il finale perfetto. Andrea Grossi torna con un lavoro solido, che concilia idee e diverse tra loro e che si poggia anche sulla grande tecnica di tutti i musicisti che a esso hanno collaborato. (Piergiuseppe Lippolis)