ULRICH TROYER  "Nok 2020"
   (2020 )

L’EP di debutto di Ulrich Troyer, Nok, compie vent’anni e viene ristampato per la prima volta quest’anno in vinile (per la 4Bit Productions) con materiale aggiuntivo mai pubblicato prima, prevalentemente registrato tra 1998 e 2000. Tra le tracce extra anche due remix ideati quest’anno, di Christian Fennesz e Stefan Németh.

Con Nok Ulrich Troyer scriveva, vent’anni fa esatti, una pagina di rilievo all’interno dell’elettronica sperimentale che dava il benvenuto al nuovo millennio. Nok è la “colonna sonora di un cartone immaginario” – così fu definita dal suo autore – e mescola sapientemente e coraggiosamente frequenze alte e basse all’interno di un flusso poliritmico organico e seducente. Vent’anni dopo, Nok viene reso disponibile su vinile, combinato insieme a materiale inedito registrato tra 1998 e 2000 e a due remix recentissimi creati da Christian Fennesz e Stefan Németh.

La rimasterizzazione dell’EP originale è attenta e vitale; le basse e alte frequenze che si irradiano dalle sei tracce – sperimentali, coraggiose, difficili, talvolta addirittura fastidiose – brillano come non mai, scintillanti e trionfali. Sono viaggi interstellari difficili, che dai confini della galassia arrivano fino al profondo del nostro cuore, spesso buie, oscure, rasserenate qua e là da abbacinanti visioni di salvezza e speranza. Sono tempeste di vibrazioni, passi nella notte che sembrano condurre verso un porto sicuro, ma riportano inesorabilmente nel labirinto di segni dal quale provenivamo.

A vent’anni di distanza dalla sua uscita, con questa rimasterizzazione condotta sui tape DAT originali, Nok suona ancora contemporaneo e significativo. Ha il sapore di pitture rupestri provenienti da un mondo che non riusciamo più a decifrare, un’era lontana eppure così vicina, che continua a parlarci senza farsi capire; tremila a.C. o duemila d.C. poco importa, tutto è lontano e a portata di mano in questo presente bizzarro che è uno scorrere strambo di emozioni e timori.

La preziosa rimasterizzazione porta con sé tracce bonus di rilievo. Si tratta di altri “Nok” tempestosi e complessi, magistrali e taglienti, di difficile interpretazione ma assolutamente coerenti all’interno del progetto originale. Provenienti dal medesimo periodo storico, il triennio 1998-2000, per Troyer estremamente produttivo, questi pezzi inediti forniscono ulteriori indizi riguardanti la direzione del progetto di Troyer, non semplice da comprendere e leggere; sono lampi insidiosi e graffianti, totalmente immersi in quell’elettronica avant e minimalista che in quel finale di millennio era così gravida di timori e di ansie.

A completamento di questo grande progetto si aggiungono alcuni remix particolarmente intriganti. Il grande Christian Fennesz remixa “Nok 9” suggellandola con la sua firma inconfondibile e raffinata, concedendo al brano la sua personale visione di sperimentazione e di studio dei suoni e dei ritmi. Stefan Németh costruisce “Nok 10” attraverso un incedere avanguardistico, sospettoso e fumoso, pieno di simboli oscuri e sinistri, che appannano la visione e portano ulteriori dubbi all’ascoltatore. La conclusione di questa ristampa è affidata a uno “Skeleton Mix” di “Nok 1” intitolato “Nok 11”, minimale e glaciale, il sigillo definitivo che riporta la palla al centro e il discorso all’inizio. (Samuele Conficoni)