NICOLA LOTTO  "Si comincia così"
   (2020 )

“Si comincia così”. E infatti qui comincia la carriera da cantautore di Nicola Lotto.

E come inizio non è di quelli che passano inosservati, con cinque brani delicati ma disincantati, pieni di asprezze da condividere, di fatiche e di speranza, perché, come dice lo stesso Nicola Lotto, ''la felicità non si tenta ma si conquista''.

Da “Si comincia così” emerge una personalità artistica chiara e già molto definita, con linguaggio da cantautore 2.0 che attinge alla lunga tradizione della scuola italica, ma la aggiorna e la personalizza, sia in termini di scrittura, arricchendola con l’aggiunta di versi recitati, che di arrangiamento, sempre essenziale ma ricercato, molto “British Folk”, con atmosfere bucoliche alla Nick Drake e con crescendo che ricordano i Waterboys di Mike Scott.

Nicola Lotto, che da diversi anni porta avanti progetti poetici e musicali, in questa sua opera d’esordio evoca mondi al limite della notte che inseguono una luce rivelatrice, immergendoci nella solitudine dell’artista che canta paesaggi accecanti di neve e colori che arrivano dall’infinito tra vodka, gin e libri di Charles Bukowski.

In ogni brano si avverte una sensazione di intimità, molto letteraria e teatrale, simile a quella dei reading con chitarra acustica con cui Nicola Lotto è abituato ad intrattenere durante i suoi spettacoli.

Il singolo che traina l’operazione è “Una luce”, un duetto con l’ex front man dei “Ritmo Tribale”, già autore di cinque album da solista, ovvero Stefano Rampoldi in arte Edda. Le due voci, quella acuta di Edda e quella calma e profonda di Nicola, si inseguono creando un piccolo gioiello di poesia e fragilità.

Ma anche il resto del disco rimane su ottimi livelli: ”Il cantante“ è un ritratto spietato di un musicista (“un uomo disgustato… a cui basta un solo applauso per lenire una vita di incertezze”), mentre “Nelle vene” parte con versi recitati per poi evolvere in un caleidoscopico crescendo che descrive il necessario kit di sopravvivenza contenente “tutto ciò che importa” per affrontare una vita dissoluta e poetica. Quando le acque si placano si atterra sul magnetico intreccio di chitarra e viola che introduce “Incombe” tra profezia e monito, tra rassegnazione e speranza.

“La felicita” è la cronaca di redenzione di “un dannato dall’arcobaleno”: positiva e dolente riesce a coniugare “Pink Moon” con i Massimo Volume più riflessivi.

La ripresa di “Una luce” in versione strumentale chiude l'EP e ci lascia il tempo di sentire quel vuoto che ci accompagnerà fino alla prossima uscita di Nicola Lotto, titolo “si continua così”. (Lorenzo Montefreddo)