EMANUELE BOZZINI  "Lontano"
   (2020 )

Quando la canzone d’autore è al servizio della rinascita personale ed espressione di contrapposti mood emotivi, ecco che lavori come l’e.p. d’esordio “Lontano” del cantautore Emanuele Bozzini, evidenziano un’urgenza progettuale mai vana e indomita, fremente di evadere dal guscio contemplativo di raccontarsela addosso, facendo riemergere il naturale senso condiviso. Premesso che il quarto d’ora dello short-lenght è ben speso, occorre altresì segnalare che non era facile per l’artista torinese (ora stazionato a Bruxelles) lasciarsi alle spalle un microcosmo di depressioni vistose, voluta solitudine al chiaror di luna, per riaffiorare dalle profondità di un personale pozzo di san Patrizio per anni fortemente voluto e, nelle quattro tracce, far strisciare la summa del suo ri-approcciarsi col mondo esterno. Infatti, con “L’Eremita”, il Nostro ci confida lo scrigno introspettivo, velato di quel pentimento per non aver risposto “presente!” alla vita sociale per lungo tempo, ed in questa ballad, dagli aspetti amari e sinceri, configura la sua arte con fulgido candore, che ora non è più… lontano dall’essere definito in solitudine ma, grazie all’affiancamento risolutivo di Paolo Rigotto, i brani affondano un bel taglio stilistico, distanziando le sonorità passate della sua band Marichka Connection, ed il raccolto (con)centra l’obiettivo di Emanuele nel volersi mettere a nudo per passare idee e strumenti al succitato producer-cantautore. Ecco, quindi, che la titletrack apre a tessuti rock-folk che sfila, comunque, con irrinunciabile acustica, mai dimenticata in corso d’opera. Inoltre, semi-filastroccando nella delicata “Sparirò”, si avverte il pulsante anelito di riaccendere la luce sociale, rimasta troppo spenta in un “eremitaggio” fuorviante e deleterio. Per uscirne, il Nostro adotta “Il salto” decisivo, con un narrato lineare (s)offerto con quel decisionismo confidenziale dall’imprinting Gucciniano. A tirar le somme, Bozzini pubblica un debutto stimabile, oltretutto perché trasuda d’onestà e sulla quale possiamo riporre un’incondizionata fiducia d’ascolto, “Lontano” da malizie ammiccanti e bugie di comodo. Ammettiamolo: non è da tutti. (Max Casali)