SKARBŲ SKULEKORPS  "Dugnad"
   (2021 )

Trenta minuti di piacevole insensatezza, per la storica Hubro Records. Non vi e' un brano uguale all'altro per genere e stile. Questo si chiama musica. Questo e' quello che voglio quando ascolto qualcosa: sorprendermi e sorridere a ogni canzone. Ad esempio, ecco perche' non ascolto i Metallica da almeno 20 anni. Suonano sempre la stessa canzone. Tornando a Skarbų, e' un batterista compositore, e gia' questo me lo rende simpatico. Pochi batteristi sono in grando di comporre, anzi. La sapete la barzelletta sui batteristi? Il batterista dice al resto della band: hey ragazzi, ho scritto una canzone. E tutti ridono. Non puoi certo farlo con Skarbų. Lui sa e non sa cosa sta facendo. E quando non lo sa, vengono fuori le idee migliori. ''F-Punk'', la traccia 4, e' divertente e piena di energia a fiati. La traccia n.11, ''Elia'', ha un intro cantato da un bambino, seguito ritmicamente da un classico cassa e rullante, la quale la fa diventare un jingle ipnotico con, letteralmente, quattro cose. Unica pecca dell'album, la sassofonista Signe Emmeluth. Personalmente, la trovo un po' troppo altezzosa, come musicista e persona. Pero' l'album nel suo insieme merita davvero di essere ascoltato. (Matteo Preabianca)