ALESSANDRO MARTIRE  "Share the world"
   (2021 )

Le emozioni che sanno creare le musiche per pianoforte, vanno quasi sempre a materializzarsi in immagini che la mente definisce come se fossero dei fotogrammi tratti da una pellicola di un film. Pertanto, le composizioni di Alessandro Martire, potrebbero benissimo essere riassunte in una sequenza di episodi, che messi assieme formerebbero un colossal, visti gli arrangiamenti molto importanti che ha voluto dare. L’ascoltatore quindi, una volta premuto “play”, non deve far altro che rimanere seduto e chiudere gli occhi: la musica fa il resto.

Tutto ciò per dire che ‘Share The World’ è un disco dall’alto tasso emotivo, molto ispirato e d’effetto. Il brano che lo intitola e rappresenta, per esempio, ha la capacità di isolare l’ascoltatore, portando il suo immaginario verso le colline senesi, dove i colori si intersecano durante gli interminabili pomeriggi d’estate. Un’immagine che porta a spontanei e profondi respiri, assaporando i profumi di quei luoghi, mentre mente e corpo si riempiono di mille sensazioni, di quelle bellezze, provando un forte senso di pace interiore. Ogni brano è una storia, un viaggio nell’onirico, che nutrono la voglia di grandi spazi, di meritata libertà.

Sarà per questo, suppongo, che l’artista abbia voluto portare la sua musica ed il suo strumento in posti apparentemente impossibili, come sopra una piattaforma galleggiante nel mezzo del lago di Como, o nelle alture delle Alpi Marittime. Oppure ancora ad innalzarsi nel cielo per uno speciale concerto ad alta quota, accorciando di fatto quella “Stairway To Heaven” che porta verso alle stelle. La giovane età di Martire, la sua sensibilità lo hanno inoltre già indotto a liberare suoni incantati dai ghiacci del lago di Staz, in Svizzera, stimolando le eleganti movenze della giovanissima pattinatrice Felicitas Joy Fischer ed in totale armonia con la Natura.

In definitiva un originale ma al contempo elegante rapporto con l’Arte, che ha portato un giovane artista ad eseguire performance estreme ed apparentemente senza senso, esternando una bramosia, una dichiarazione d’amore verso il bello, alla ricerca di legame armonioso con la Natura ed il Creato. Con la musica tutto ciò è possibile, anche grazie alla sensibilità ed all’abilità di Alessandro Martire, legato sicuramente alle note ma anche a luoghi dove la bellezza è sempre esistita. (Mauro Furlan)