JEAN-PHILIPPE GROSS & JÉROME NOETINGER  "Nos cadavres"
   (2021 )

Partiamo col dire che ''Nos cadavres'' del duo elettronico Jean-Philippe Gross & Jérôme Noetinger (disco uscito per Eich Records) è un album sperimentale, oserei dire scientifico.

Senza conoscere l'idea che ci sta dietro, non si potrebbe apprezzarlo fino in fondo. I due compositori si sono mandati composizioni l'un l'altro via email, durante il confinamento della pandemia (quello che voi ragazzi cool chiamate "lockdown", ha un suo termine equivalente in italiano, sorpresi?).

Uno dei due iniziava, creando una sequenza, poi spediva all'altro solo gli ultimi 10 secondi di tale composizione. L'altro artista la missava o ci aggiungeva del suo e poi rispediva il tutto al mittente. E cosi' per tutte le tracce: la palla musicale non toccava mai terra.

Ogni traccia cadaverica e' stata creata in un giorno solo, e i musicisti in questione avevano solo 30 minuti per rispondere alla composizione grezza con i loro rispettivi contributi.

Non comprendo bene le regole del gioco, ma mi affascina e diverte molto l'aspetto ludico dell'album, anche perche' e' nato grazie al virus, immagino. Quattro tracce che vanno dagli 8 ai 12 minuti circa.

E' un lavoro principalmente di field recording e modulazioni, con qualche tocco di radio e mixer usati random (leggi "a caso"). Il cadavere numero 3 attrae molto la mia attenzione: non capisco il background sonoro, ma cio' mi porta ad ascoltarlo piu' volte. Chissa' se lo riportero' in vita. (Matteo Preabianca)