STEFANELLI  "No coffee"
   (2021 )

Contemporaneità e scelte coraggiose sono segnali lampanti e ben udibili nel primo e.p. “No Coffee” della carriera solista di Stefanelli (Luca), il quale opta per non battere la strada di furbetti brillantini sonori ed effetti paraculi preferendo, semmai, una progettazione “Controcorrente” (guarda caso uno dei suoi titoli) per evadere da una comfort-zone che blocca ed impigrisce.

I sette brani proposti sono talmente compiuti che fan cadere, all’istante, eventuali pregiudizi sulla bassa qualità di un prodotto registrato in casa. Ne deriva che, il coraggio di cui parlavo in premessa, sia doppio: oltre al suo, c’è quello della Dischi Rurali, che ha nasato odor di artista vero ed anticonformista.

Un dato svetta su tutti: già sono 4 i singoli estratti, ovvero “Dentro di me”, il quale echeggia con pulsazione synth-etica per concertare un flow narrativo, da spartire con i suoi fruitori in un “Rondò” esperienziale che scavi nell’imo introspettivo, volutamente “Controcorrente” rispetto al pragmatismo di un’epoca vacua e superficiale, che rilutta l’approfondimento cosciente.

Invece, “La rota” denota aspetti più cupi ma asetticamente emozionali. I restanti tre pezzi in lista, irrorano sempre rinfrescanti spruzzate di low-fi aumentato, dentro ad una realtà che è la nostra, capaci come siamo di idealizzare all’istante qualcuno come pure solcare l’anima col vomere nostalgico.

Non è la prima volta che Stefanelli si mette in discussione: lo ha già fatto con le bands Kafka sulla Spiaggia, Blindur ed assimilazioni di pittura, teatro e letteratura. Quindi, delle inebrianti dinamiche di gruppo si era già cibato; mancavano quelle da solista ma, con una testa cosi dotta ed estrosa, non ha esitato un attimo a regalarsele e ad esporle nella moderna galleria di “No Coffee”. Per entrarci, non occorre prenotare: basta solo la predisposizione alla bellezza. (Max Casali)