SCASCIAMACCHIA BASSI WITH MORONI  "Swinging in friendship"
   (2021 )

Tre alfieri del jazz nostrano uniscono le loro forze per un album intricato, ambizioso ed eccentrico che incarna lo spirito dell’improvvisazione jazz che, come ci ripetono di continuo nel disco i tre, non è mai qualcosa di poco provato e di casuale. È intesa, fuoco, trance, il divertimento che i grandi talenti provano quando sono fianco a fianco per creare qualcosa di innovativo e avvincente.

I nomi di Scasciamacchia, di Bassi e del grande Dado Moroni, pianista dal talento cristallino, il cui swing universalmente riconosciuto è apprezzato in tutto il mondo e dà vita ogni volta a interpretazioni originali e affascinanti, non possono lasciare indifferenti, e la riuscitissima intesa tra i loro strumenti conferma la bontà di questo progetto. La batteria di Scasciamacchia flirta di continuo con il pianoforte caldissimo di Moroni, le cui performance variegate, virtuosistiche ma al tempo stesso dirette e concrete convincono. Siamo inondati da note eleganti e raffinate dai ritmi sempre vari e imprevedibili, che cullano l’ascoltatore fino a soddisfarlo. Il romanticismo di “Never Let Me Go” è costruito proprio su una pioggia di note vigorosa e avvolgente, che conduce in un locus amoenus dal quale non si vorrebbe mai partire. Ma la qualità del disco è costante e gli episodi sono molto differenti tra loro. Ai momenti dolci si alternano quelli più nervosi e travolgenti, come “Minority”, una danza assatanata e sinistra, o “Love Walked In”, brano d’apertura del disco, scatenato e dall’andamento febbrile.

Sono tanti gli highlight di Swinging in Friendship. In otto brani – quasi un’ora di musica solida e mai ripetitiva – Scasciamacchia, Bassi e Moroni attraversano numerosi indirizzi di jazz e i mood più disparati. La melanconica “Love Dance”, che pare uscita da un fumoso locale notturno di Harlem, ti catapulta in una serata di nostalgie e di paure dalla quale soltanto la musica potrà (forse) salvarti. Anche “Lotus Blossum” sembra uscire da un club dei ‘50s che pullula di persone che, sigaretta dopo sigaretta, trascorrono insieme la nottata. Ci sono momenti solari e incandescenti come l’esplosiva “Cheryl”, o brani che, come “I Thought About You”, riescono a incorporare la liberazione del corpo dai lacci della routine a una malinconia imperante e impossibile da scrollarsi di dosso.

Attraverso quest’ora scarsa di musica, otto brani potenti e coerenti, che mostrano tutto il talento dei tre e il feeling che tra loro è intercorso mentre registravano questi pezzi, Swinging in Friendship è un affresco di ampio respiro che riesce a convincere sia i più appassionati di jazz, gli addetti ai lavori e i critici, sia chi si dedica solo saltuariamente al genere. Qui si può trovare di tutto e il viaggio non ha mai fine. (Samuele Conficoni)