SOPHIA TOMELLERI 4TET  "These things you left me"
   (2021 )

L'entrata della prima traccia di quest'album, ''Swallows'', assomiglia a una delle innumerevoli compilation di jazz, tipo quelle con il titolo "jazz study relaxation" su You Tube o in un qualsiasi Starbucks nel mondo. La batteria è suonata davvero bene, troppo bene che riesco a prevedere ogni colpo successivo.

In tutti i brani il sax si intrinseca perfettamente con la batteria, mai sopra le righe, ogni tanto il piano lo è. Ci sono molti esercizi di stile, ma pochi apici per spunti interessanti.

I fraseggi sono brillanti e impeccabili, però, eccetto la traccia numero 3, ''Drei Viertel 5'', non mi emozionano. E' tutto uguale, bravi, anzi bravissimi, ma non basta.

C'è una netta differenza tra un artista e un esecutore. La sassofonista Sophia Tomelleri, pur avendo il suo nome nel quartetto, è umile, non strafà e lascia spazio agli altri musicisti. Questo lo trovo un pregio, ma mi sforzo per trovarne altri di "queste cose che mi hai lasciato", mi giro e ne trovo ben poche.

Un ignorante di giasss (ora lo scriverò sempre così, torniamo a usare l'italiano, grazie!) ascolta e ascolta questo album, soprattutto ''Ballad for G'' e ''Sound Sleeper'', rassicurandosi e pensando che il giasss sia sempre lo stesso buon vecchio giasss. Peccato. (Matteo Prebianca)