BLOOP  "Ex - Demo fatta in casa "
   (2021 )

Raccogliendo varie testimonianze sul lockdown, ho constatato come esso abbia, comunque, apportato in campo artistico anche qualche vantaggio ispirativo e costruttivo.

Oggi, ve ne racconto un’altro: quello concernente il collettivo milanese dei Bloop il quale, sotto l’effetto nostalgico di ri-tinteggiare canzoni impolverate in una demo del 2016, le fanno finalmente uscire allo scoperto e, senza raggiri concettuali, lo battezzano “Ex - Demo fatta in casa”, un pokerino di brani che danno un’apprezzabile seguito all’altro e.p. “Schiacciatempo”, uscito un mesetto prima dell’esplosione pandemica.

Si comincia con la malinconica “Anni di piombo”, che svetta verso un cantautorato agro-dolce ma con narrato maturo e suggestivo. Traccia “Due” (che combacia con la posizione della tracklist!) espande l’asse con stilismo filo-barocco che pedina l’eleganza dei Baustelle, mentre briosità pop anima il ponteggio leggiadro di “Margherite sulle rocce”, convogliato tra garbo acustico ma non troppo.

Invece, per completare il menù, i Bloop fan ricorso alla stravaganza di “Zitto”: un po’ indie, un po’ soft-rock-punk, sfoggiato con verve e stralunata autorevolezza. Infine, dando un occhio all’eloquente art-cover, i Bloop han saputo re-impastare il loro cantautorato artigianale con farina che fa lievitare indubbi meriti per una band che recupera i 4 pezzi di “Ex - Demo fatta in casa” con l’onestà di “adulterarli” con piccoli ritocchi tanto preziosi quanto evolutivi. Bravi, quindi, a lasciarli (quasi) come allora: ne avrebbero perso in spontaneità e ciò non dovrà mai accadere. Capito raga? Vi vogliamo così! (Max Casali)