TOMMASO SGAMMINI & FILIPPO MACCHIARELLI  "Stànzia"
   (2021 )

Eccellenti musicisti che, fin dal primo ascolto a prescindere dal genere musicale, mi fanno percepire un "tocco" ed una sonorità dai propri strumenti molto personale ed originale... un pianoforte ed un contrabbasso che "cantano", oltre alla presenza di una voce vera: quella di Camilla Battaglia, presente in alcune tracce.

Siamo in ambito jazz ed il pericolo in questi casi è che si riproponga un déjà entendu o, peggio, una esposizione di virtuosismo fine a sé stessa.

Pericolo scongiurato... dato che si cerca di ambire a qualcosa che porti all'esplorazione della dimensione umana più pura; l'intento è quello di condividere passioni e dolori, momenti alti e momenti cupi, slanci creativi e momenti riflessivi, così "Stànzia" si prefigge di raccontare tutto questo.

Sotto questo profilo la traccia 2 "Carnevale", la 6 "Gaia" e la 7 "Punti di vista" rendono bene tale narrazione. Il cerchio a mio parere però non si chiude; per una cifra troppo didascalica (traccia 4 "La pioggia") o descrittiva (traccia 5 "Cambi di luce") od incidentalmente di bachiana memoria (traccia 1 "Preludio").

Il resto mi lascia un che di piacevole ascolto ma di incompiutezza di senso, e per questo motivo direi che potenzialmente si poteva andare molto oltre... (lo fece anche Emilio Salgari). (Voto 6/7). (Roberto Celi)