VITOR JOAQUIM  "Quietude"
   (2021 )

A due anni di distanza dall’ultimo “Nothingness”, è tornato il compositore portoghese e sperimentatore della laptop music Vitor Joaquim. Il nuovo lavoro si intitola “Quietude”, e comprende sette brani per i quali, come sempre, l’artista ha suonato un numero impressionante di strumenti, coadiuvato soltanto da Joao Silva e dalla sua tromba.

L’artista continua a muoversi agilmente in territori ambient e drone music, confermandosi sensibile a qualsivoglia tipo di sperimentazione elettroacustica e sfruttando glitch e field recordings per definire un sound che rimane sempre saldamente riconoscibile e mai prevedibile, pur nella sua delicatezza e nel suo essere, a tratti, minimale.

“Quietude” è aperto dalle note morbide e luminose della breve “O Vale”, a cui spetta il compito di introdurre un lavoro che aggiunge livelli di complessità già da “A Casa”, con le sue curate stratificazioni in profondità. Decisamente più cupo è l’umore di “A Vessada”, col suo gusto sperimentale, mentre “O Tanque” gioca parecchio con field recordings acquatici.

Fa lo stesso “A Eira”, dove però la parte scritta da Joaquim rimane preponderante e, ancora, informata da un vago senso di inquietudine. “O Pombal” e “Os Caminhos” chiudono su note drone/ambient in cui convergono diversi degli spunti disseminati qua e là in “Quietude”.

Con la sua ultima fatica discografica, Vitor Joaquim si conferma un artista parecchio ispirato e figura autorevole all’interno del genere e del movimento negli ultimi anni. (Piergiuseppe Lippolis)