FRANCO BATTIATO  "Clic"
   (1974 )

Trovato l'apice con il precedente "Sulle corde di Aries", Battiato con "Clic" chiuse una specie di tetralogia degli inizi con un album meno masticabile dei due precedenti, ma ancora di ascolto non del tutto ostico come sarebbe successo in seguito.

Sempre meno frasi, anzi forse solo un qualche verso in "No U turno", altro brano che sarebbe poi passato nelle tracklist battiatesche pure quando ai concerti sarebbero andate comitive di fans molto, molto più commerciali.

Grande amante dei collage musicali, basta andare a sentire l'ultima traccia, "Ethika fon ethica" e il suo mischiare richiami del Ventennio e fantasmatici passaggi radiofonici per intuire che il soggetto ormai preferiva divertirsi più che divertire, e che non era proprio l'andare in hit parade che vedeva come principale obiettivo della sua esistenza.

Poi, vero, "Propiedad prohibida" sarebbe diventata per decenni la sigla di un fortunato programma di Rai2 (Tg2 Dossier), anche quando attorno il mondo si era innamorato di "Bandiera bianca" e ignorava che, prima, di tutt'altro si stesse parlando.

Anche qua, è il più classico dei prendere o lasciare, ma un vero fan di Battiato, se è tale, in questo disco ci si andrà ad impelagare senza alcuna voglia di uscirne fuori. (Enrico Faggiano)