RASTRONI  "Anime da frutto"
   (2022 )

La ricerca della verità ideale non fa altro che scontrarsi quotidianamente con la realtà di tutti i giorni. L’incapacità dell’essere umano di elevarsi al di sopra della macchina omicida del capitalismo crea sconforto e proiezioni di scenari apocalittici oscurando inevitabilmente l’animo delle persone.

Antonio Rafaschieri, in arte Rastroni, è un cantautore pugliese classe '87 e ci presenta il suo disco d’esordio: “Anime da frutto”, che ci parla proprio di questi temi così delicati e controversi.

Cominciamo subito col dire che ''Anime da frutto'' è un concept album composto da 13 tracce, collegate tra loro da un filo conduttore. Il filo conduttore in questo caso è un mondo alla deriva proiettato sullo sfondo della vita delle persone.

All’interno di questo long play, insieme alle canzoni troviamo dei break in musica con voci femminili e maschili, narranti di questo pazzo mondo in tutte le sue contraddizioni. Questi break mi hanno ricordato molto un brano degli anni '80 di Teresa di Sio insieme ad un giovanissimo Piero Pelù: “Il soldato”, una forma di canzone che, all’interno di questo album, serve a rafforzare e soprattutto definire non solo alcuni messaggi, ma anche i passaggi tra una tematica e l’altra.

Rastroni amalgama tutto il resto attraverso un pop leggero, senza rinunciare ad un po' di sperimentazione, che è il valore aggiunto a questa opera. È un concept coraggioso in cui la sensibilità dell’artista emerge prepotentemente toccando sentimenti comuni del mondo attuale.

Un buon inizio per Antonio Rafaschieri, senza’altro interessante e promettente per quanto riguarda i suoi lavori futuri. (Silvio Mauro)