SILVIA FRANGIPANE  "Sans toi avec moi"
   (2022 )

Si percepisce da subito che dietro la scelta di comporre canzoni in lingua francese risiede un lavoro notevole di ricerca, una predilezione verso quella tradizione musicale ed emozionale storicamente propria di quel cantautorato d'oltralpe che ha visto emergere artisti del calibro di Jacques Brel (che, in verità, era belga), George Brassens e Charles Trenet.

Silvia Frangipane si ispira a loro... è evidente, e lo fa in primis padroneggiando pronuncia e dizione con accento parigino della "rive gauche", avendo vissuto nella Ville Lumière per un certo periodo da adolescente.

Ci troviamo di fronte peraltro ad una artista a tutto tondo che, iniziando come chitarrista jazz, si è poi espressa come corista barocca, ballerina, attrice, scrittrice e vanta due lauree. Con questo "Sans Toi avec Moi" (in vinile...!) si affrontano gli stati d'animo derivanti dalla solitudine e dalla fine di amori importanti. La nostra cantautrice è coadiuvata dagli arrangiamenti del pianista Primiano di Biase con cui collabora da tempo.

La formazione comprende quindi piano e fisarmonica, contrabbasso e percussioni. L'ascolto dei sei brani che spaziano dalla ballad al tango è piacevole e, senza scomodare Edith Piaf, si può dire che è Juliette Greco che aleggia... Le composizioni si caratterizzano per una semplicità efficace nel veicolare testo e musica verso l'ascoltatore.

Prediligo quei brani un poco movimentati dalla presenza della fisarmonica (la n.3 "Un amour de pluie" e la n.5 "Rien a faire") pur apprezzando molto l'atmosfera soffusa ed intimista scandita da un garbato piano e dalla voce quasi recitante ascoltabili nel quarto brano "Je voudrais", per me il migliore e più rappresentativo del disco.

E' un tentativo di portare un po' di Quartier Latin al Testaccio...? Musique d'antan nel terzo millennio...? Les jeux sont faits... Voto 7. (Roberto Celi)