KRAFTWERK  "Trans Europe express"
   (1977 )

Ormai era difficile considerarli meteore, dato che dopo la suite di 'Autobahn' si erano reinventati radioattivi con grandi risultati (magari qualche critica di filonucleare, poca roba). Presa una leggera pausa, Ralf & Florian con Wolfgang e Karl al seguito decidono di salire sul treno, illustrando roboticamente tutta Europa con il loro suono. Ne viene fuori un disco che racchiude tutta la cultura mitteleuropea, ma soprattutto – come solito – largamente avanti con i tempi: andatevi a prendere “Show room dummies” (“Schaufensterpuppen” per chi preferisce gli originali in teutonico), e valutate voi se non sembra si stia parlando dei manichini semoventi di cui sarà piena la new wave dei primi anni ’80. Steve Strange deve averne mangiato in quantità, per intenderci. Poi c’era la title track, con accenni a David Bowie e a tanta altra roba, con quel suono tu-tum-tu-tu-tum, continuo ed infinito, quasi a voler riproporre su disco la soffice monotonia del viaggio. Alla fine, forse, si stava parlando del loro disco più commercialmasticabile arrivato fino a quel punto. “L’Europa ne impazzisce, e negli Stati Uniti lo vorrebbe popolar” avrebbero cantato gli Elii. (Enrico Faggiano)