MIMICOF  "Distant symphony"
   (2022 )

Grazie, Midori Hirano, grazie! La compositrice giapponese di stanza a Berlino, sotto il moniker MimiCof, ci permette di ascoltare le prodezze che esegue con uno strumento rarissimo, di cui esistono pochi esemplari al mondo: l'EMS Synthi 100. Spiegazione per esperti: è un sintetizzatore analogico che unisce tre VCS3, 12 oscillatori, due tastiere e un sequencer digitale. Spiegazione per comuni mortali veneti come me: è un casseòtto! (Traduzione: mobile ingombrante).

Il Synthi 100 prevede che l'intonazione venga fatta manualmente. Del resto, è uno strumento sviluppatosi negli anni '70, dunque certi automatismi non erano ancora messi a punto: la musicista deve faticare il doppio, ma ha doppia soddisfazione! Un altro lato positivo, è che c'è meno standardizzazione nelle soluzioni timbriche. Come il pittore che si sforza di trovare un colore nuovo, sfidando lo spettro ottico visibile, così con la sintesi elettronica si cerca di generare nuovi suoni. L'album “Distant Symphony”, uscito per la KarlRecords, è interamente realizzato con tale strumento, e sviscera, in circa mezz'ora suddivisa in tre tracce, tante possibilità di pattern ritmici e melodici, nonché di rumori e suoni cangianti, che appunto sembrano scandagliare le forme d'onda per trovare un suono innovativo, tra quelli vintage.

C'è da perdersi. Ammetto che sono di parte, essendo tastierista, perdonate l'eccessivo entusiasmo. Ma questi panorami sonori, come quello nel secondo brano, hanno non solo una componente sperimentale e di ricerca, ma anche un esito drammatico, una narrazione astratta, nella sequenza armonica in tonalità minore. Poi sì, si notano anche le elaborazioni sull'arpeggio principale, che da morbido si fa staccato ed appuntito, ma non si dimentica mai il punto di vista dell'ascoltatore che non suona, interessato essenzialmente all'effetto su di sé, più che a discussioni tecniche.

Nel terzo brano si potrebbe parlare di qualche reminiscenza di Vangelis, grazie a quei tappetoni atmosferici. Ma quel che salta all'orecchio sono gli oscillatori, i filtri, e insomma quegli effetti fantascientifici che fin dalla prima traccia circondano il resto della musica. Grazie MimiCof! Grazie per aver rispolverato questo bel giocattolo! (Gilberto Ongaro)