EGO 3  "Voglio l'inferno"
   (2022 )

Qual è il confine tra normalità e follia, tra desiderio misurato e perversione, tra etica e amoralità? Domande che, solitamente, la gente si pone quando dubita del proprio agire e fa una valutazione su ciò che è giusto e cosa no.

Ebbene, sono quesiti che il power-duo degli Ego 3 neanche si pone di striscio, poiché esaltano il loro folle grido anti-regole, inseguendo un posto liberatorio come l’inferno, per ritrovarsi a vivere, liberi da catene pregiudiziali e falsi scenari imposti e mal digeriti.

Il tutto, esplicato magistralmente nel nuovo concept-album “Voglio l’inferno”, nella cui pira scoppiettano 10 fiamme ardenti, tra alt-rock, stoner e para-noise. Si fan capire a primo acchitto con una sola parola nei titoli dei brani con l’anteprima data dai due singoli “Bevo “ e “Respirare”, prologo di un “Incubo” bello e buono da consumarsi, preferibilmente, con l’audio a palla, per scendere negli inferi con godimento al top.

Le chitarre incendiarie scaldano, non poco, i valvolari di “Penombra”, e sembra proprio che, di volumi abbassati, il duo marchigiano non ne voglia proprio sentir parlare, né di prendere in considerazione eventuali richieste imploranti di tregue uditive: anzi, rilanciano col rito orgiastico di “Sabba”, che fa vedere le streghe anche agli ipovedenti, in un “Rituale” senza fermate intermedie ma col graffio feroce di chi deve farsi intendere bene.

Suoni aspri, testi acidi, efferatezze mentali e “normale” pazzia, nichilista e sprezzante, viaggiano saldamente sui binari di “Voglio l’inferno”, per arrivare al capolinea di “Rinato”, giusta e comprensibile decelerazione per scendere, bramosamente, nella stazione dell’ade, per anelare una vita “no limits”. Osate gente, osate… (Max Casali)