ELIO E LE STORIE TESE  "Elio samaga hukapan kariyana turu"
   (1989 )

Il mondo del comico-demenziale era fermo da anni: gli Skiantos, che più di tanto non riuscirono ad andare oltre Bologna, e gli Squallor, eroi da classifica ma assolutamente inadatti alle radio. Ma, delle tante proposte underground che bazzicavano le feste all'aperto degli '80, il nome di Elio e Le Storie Tese iniziò a varcare i confini provinciali, e le cassette dei loro live cominciarono a diffondersi, in modo quasi carbonaro. Qualche apparizione televisiva, e finalmente il primo vero contratto discografico. Che non si trattasse di nulla di serio, lo si poteva intuire già dall'impronunciabile titolo, traduzione in un qualche dialetto asiatico di una frase che parlava di piogge dorate e altre amenità più adatte a Ilona Staller che al popolo musicale. Il primo album degli Elii comprende tanti sketch, molti infilati tra una canzone e l'altra, e una dimensione ancora più cabarettista che non musicale. La stessa "Cara ti amo", diventato ben presto uno dei classici della band, altro non è che un battibecco tra Elio, nella parte della donna frustrata, e Rocco Tanica nella parte dell'uomo in erezione agonistica. Assieme a "John Holmes", sono le due principali hit di questo esordio, dove il gruppo fece selezione della sterminata produzione di canzoni e parodie che da anni portavano in giro nei loro concerti. La musica non sarebbe stata più la stessa. (Enrico Faggiano)