UMBERTO TI.  "La casa sulla sabbia"
   (2023 )

“La casa sulla sabbia” è il nuovo album di inediti di Umberto Ti., cantautore padovano reduce, due anni fa, dall’EP “Non credo basterà”.

Il disco, pubblicato a novembre dello scorso anno, insiste felicemente su una versione della canzone d’autore ormai ben definita e riconoscibile: una scrittura introspettiva, ma con lo sguardo rivolto alla società contemporanea e ai suoi problemi, un’impostazione rock dal sapore anni Novanta, comunque impreziosita dagli intarsi di violini e sassofoni.

Nei nuovi brani, com’era già accaduto in passato, Umberto Ti. non rinuncia a esplicitare i propri riferimenti culturali e artistici, ma la vera forza sta in una costante rielaborazione degli stessi. “Bruciano i partiti” è un debutto già importante, con qualche reminiscenza della tradizione aurea del cantautorato nostrano.

Si parte col rock, ma la successiva “Occhi pieni di sole” rincorre soluzioni più morbide, in un pop molto elegante, prima di una titletrack molto “dalliana”, con la comparsa della tematica ambientalista e del buio a incarnare, metaforicamente, l’idea del male.

Il pop dolcemente rarefatto di “Hey ragazzo” è il preludio al rock di “Polvere di guerra” e alle raffinatezze di “Fuorilegge”, con la presenza massiccia del sax di Moreno Falciani. “Hai imparato a perdonare” è un altro esercizio di ottimo cantautorato, con arrangiamenti che non approdano in territori rock come nella successiva “Il confine”.

A chiudere, invece, sono “La faccia che hai”, con il suo passo sghembo, e l’intimismo lancinante di “Sangue misto”. Con “La casa sulla sabbia”, Umberto Ti. conferma di essere uno dei cantautori più ispirati di questa generazione: la cura per l’aspetto meramente musicale, unito a una scrittura ancora molto ispirata, fa di “La casa sulla sabbia” un altro prodotto di qualità. (Piergiuseppe Lippolis)