CLO.SER  "Eroi fragili"
   (2023 )

Immaginate un vaporetto della Laguna che trasporta un artista che delizia con le sue canzoni schiette ed autentiche e che parla prettamente di noi e di esperienze comuni, ci salireste?

Ognuno immagini il suo scenario visto che, oltre alla bella musica, mentre si va si resta incantati, oltremodo, della sognante Venezia. Questo è quanto la personale immaginazione mi ha portato a calarmi nell’affabile cinquina di “Eroi fragili”: nuovo e.p. del cantautore mestrino Clo.Ser (Claudio Callegaro), che dà seguito al primo album “Cervello in fuga” di due anni fa.

Inoltre, non è un caso se che abbia scelto un alias cosi azzeccato, poiché il Nostro è davvero molto “più vicino” alle nostre esperienze piuttosto che molti altri colleghi che pensano solo al mero risultato commerciale, senza lasciar nulla di emozionante.

Si potrebbe obiettare come sia possibile, con soli 5 pezzi, arrivare al cuore della gente, no? Ebbene sì... Clo.Ser ci riesce con un mèlange ricco di variegato stilismo ed un parco-testi che riflettono i nostri dubbi, i nostri errori e la voglia di comunicare quanto sia importante l’errore come ottima chance per migliorarsi come persone.

Ed è proprio dalla titletrack che Claudio mette subito i puntini sulle “i”, evidenziando le nostre debolezze, il nostro lessico esile e certe abitudini fuorvianti, mentre con i “Diari della quarantena” sfoggia un blues in gran forma ed il suo racconto è decisamente empatico, con un filo d’ironia che ci sta a pennello.

Invece, con la pop-ballad del singolo “Questuanti” ci fa riflettere su quanto l’amore possa condizionare il nostro agire solo per mendicare una carezza, una “scafetta”, una piccola brama di dolce espressione. A seguire, propone la miscellanea sonora di “Havana senza la cola”, tra pop, blues e country-style, che rende l’atto assolutamente accattivante senza destare sospetti su strategie studiate a tavolino: ma la verità è che, oltre a destare un sorriso, si avverte quanto sia uscita spontanea dalla penna di Claudio... applausi, please!

In chiusura, Clo.ser sfodera la stravagante “As you are”, un titolo quasi Nirvaniano (manca il “Come”) che ci fa scuotere dalla sedia per movimentare, ulteriormente, il suo trattato cantautorale diretto e verace: forse, è l’episodio più eclettico dell’ottima cinquina uscita sulla ruota della sincerità narrativa ed ideologica dell'artista, già vincitore del premio Cantautore al contest Sanremo New Talent.

Sicuramente siamo in presenza di un personaggio già pronto sul trampolino di lancio verso alte mete, a patto di conservare quello spirito libero ed accomunante, che rende i suoi spartiti “più vicini” alla nostra concezione di musica vera: quella che resta. (Max Casali)