THE LAST DROP OF BLOOD  "Season II"
   (2023 )

Introdotto dal torrido groove zeppeliniano di “Till I’m buried”, teso e minaccioso, “Season II” – su label Vrec/Audioglobe - vede il ritorno del quintetto The Last Drop Of Blood ad un lustro dall’esordio, sempre con la produzione artistica del prolifico e poliedrico guru Shawn Lee, qui presente anche in veste di ospite nell’aggressivo boogie sudista di “Feelin’ Good”.

Fedeli alla linea, i fratelli Francesco e Carlo Cappiotti (chitarre e voce), Chris Meggiolaro (basso), Claudia Or Die (Synth) e Michele Martinelli (chitarre) proseguono nell’esplorazione di quella robusta miscela di rock d’oltreoceano ed echi psych che ne aveva decretato il favorevole riscontro al debutto.

Forte di una produzione capace di esaltarne i tratti caratteristici e di una scrittura intrigante, venata a tratti di suggestiva cupezza, l’album veleggia spavaldo e tenace sul registro che meglio padroneggia: a prevalere sono brani compatti e squadrati, un milieu tipicamente a stelle & strisce spesso reso sotto forma di intense cavalcate elettriche che rallentano i giri, conservando intatta una incisività talora rigonfia di pathos, altrove più pacata.

Dal blues in minore di “Thirty holes”, sublimato da un crescendo imperioso, all’intensa ballad di “What if”, con pregevole solo di chitarra quasi eaglesiano, dal mood afflitto di una toccante “Love funeral” al passo sornione di “Postcards from a ghost town”, l’album conserva intatte verve e ispirazione, chiudendo sul brano più oscuro, una “Blood Everywhere (season II theme)” impreziosita dal featuring di Andrea Chimenti: cadenza buia e soffocante, è forse l’episodio forse più enigmatico dell’intera raccolta, suggello ad un lavoro graffiante, solido, ricco di spunti. (Manuel Maverna)