ANDREA ZACCHIA "Anemoia"
(2025 )
Questo "Anemoia" è il secondo album del chitarrista e compositore Andrea Zacchia, che anche in questo lavoro propone un interessante formazione in trio con organo Hammond e batteria.
Otto brani, per la maggior parte originali, con la presenza anche di tracce di noti autori dell'area jazz, uno su tutti Sonny Rollins.
Il titolo del disco richiama un particolare tipo di nostalgia che interviene per qualcosa che, in realtà, non si è conosciuta, e prelude alle atmosfere delle musiche che si caratterizzano per mood molto aperti e dispiegati.
La presenza del timbro sonoro dell'Hammond si sposa molto bene con chitarra e batteria, senza eccedere nella cifra "vintage" ma anzi fornendo una sorta di contraltare armonico/melodico alle frasi ed evoluzioni chitarristiche, suonate con maestria a note singole e veloci per la maggior parte, il tutto sostenuto da un drumming puntuale ed incisivo ma mai invadente.
A questo riguardo cito la traccia "Abendrot", quarta in scaletta, e la chicca "Zefiro", brano di chiusura dall'incedere più lento ed avvolgente.
La connotazione che risalta all'ascolto complessivo è quella di una pregevole proposta sonora, che ha nella sua originalità il pro di un notevole interplay fra i musicisti, ed un "messaggio in codice" che l'ascoltatore può recepire; d'altro canto sento un tantino la mancanza del basso e di accordi suonati.
Voto 7. (Roberto Celi)