SARENRAE "Aspirate"
(2025 )
Non ho mai disdegnato le sfide, anzi! Ne sono terribilmente attratto e, quando ho sbirciato tra le sonorità di questo album, ho percepito che c’era qualcosa di magnetico che irradiava fascino per oltre 50 minuti.
Sarenrae non è altro che un sofisticato musicista androide (!) che, coadiuvato dalla sua migliore amica Arietta Alyse, rilascia un progetto di musica altamente spiazzante, che ingloba un caleidoscopio di sonorità davvero affascinanti.
“Aspirate” giunge dopo l’uscita di parecchi lavori su e.p. e lunghe distanze, ed ogni volta l’asticella inevitabilmente si alza verso traguardi ideativi apicali. Qui troverete atti di etereo-pop come “Spirit, release”, “Heart burn 1”, “Spirit, Sleep” e “Wish”, che faran smarrire la bussola della mente, oppure elettronica pulsante in “Fragile Ghost”, “Failure of the heart”.
Per i sognatori che godono nell’aver la sensazione di disperdersi nel cosmo, è pronto un viaggio emozionale sugli shuttle di ”Heart Burn 2”, “Don’t you wish” e “You were my dream”: non ci saranno brutte sorprese perché Sarenrae, con precisione androgina, non tralascia nemmeno gli uditori più esigenti e saccenti, offrendo i ricercati spaccati sperimental-avantguarde-jazz di “Tone deformation” e “Bettering Daze”, stregando così i lobi più snob.
Tocca al symphonic-dream-pop della titletrack dare il congedo ad un album innovativo, sbalorditivo e visionario in ogni solco, capace di fornire un’autorevole chiave di lettura per le nostre emozioni esperenziali, cariche di tenacia, accettazione e resilienza. Un modernissimo spaccato di sensazioni e speranze protese in un futuro già presente, nel quale dobbiamo abituarci a convivere mantenendo (possibilmente) un corretto equilibrio tra uomo, robotica e Artificial Intelligence. Quindi, mA.I. dire mA.I... (Max Casali)