PERSECUTOR  "Vendetta"
   (2023 )

A quattro anni dal debutto intitolato “Rebirth”, sono tornati i Persecutor.

La band metal danese ha espressamente raccontato di aver voluto prendere del tempo prima di tornare con del nuovo materiale discografico. Volevano avere qualcosa da dire e volevano pubblicare il miglior prodotto possibile, e dichiarano di essere orgogliosi di “Vendetta”, un album che prosegue la sua ricerca in direzione thrash aprendosi anche a soluzioni dal retrogusto progressive, in cui la tecnica del quartetto emerge distintamente.

“The Reaper” apre e dopo una brevissima fase introduttiva ci introduce a un profluvio di riff estremamente taglienti che corrono a velocità molto sostenute, sui quali si staglia il cantato di Christian Andrés Almanza. Se “The Reaper” contiene già diversi degli stilemi della band, nel corso del disco emergono altri elementi interessanti: una certa cura per gli arrangiamenti, come dimostrato da “Nothing Remains” e “Veil of Despair”, un approccio che punta a unire il gusto classico del genere con tratti di modernità.

Gli episodi migliori sono stipati al centro, con i due succitati brani insieme a “One Final Victim”, che mostrano un grado di complessità superiore rispetto ad altri brani. Tuttavia, anche nei momenti in cui i Persecutor scelgono un approccio più diretto, le sensazioni regalate sono positive.

“Vendetta” mostra spunti di crescita interessanti per una band che può ambire a diventare un riferimento per il thrash metal danese. (Piergiuseppe Lippolis)