FLAMING FINGERS  "Flaming Fingers"
   (2024 )

Il debutto discografico di questo combo di cinque valenti musicisti salentini avviene dopo alcuni anni di live e presenze in diversi jazz festival; infatti, incontratisi nel 2019, avrebbero senz'altro pubblicato prima questo lavoro che, come in altri casi artistici, č stato rallentato nella sua produzione dai noti eventi pandemici degli ultimi anni.

Dopo questa attesa oggi abbiamo qualcosa di molto innovativo ed originale oltre che esplosivo... mi riferisco alla musica espressa nelle otto tracce di questo "Flaming Fingers", che č anche il nome del gruppo. Dita fiammeggianti, e subito il messaggio č quello di una energia e di una urgenza molto alte, il tutto richiamato anche dall'elegante artwork di copertina che evidenzia una fiamma stilizzata con cinque sfumature di colore, a rappresentare le diverse componenti portate dalle influenze musicali di ogni musicista.

La formazione evidenzia i fiati, con tromba e sax, ma altrettanto protagonisti sono le tastiere, basso e batteria. Diciamo subito che siamo in presenza di un sound molto variegato che, partendo da un comune territorio jazz, si sviluppa in modo molteplice attraverso improvvisazioni e stilemi mediterranei, africani, dando origine ad una sorta di fusion inedita.

Ogni musicista ha un alto potenziale tecnico e si sente nei frequenti soli alternati presenti come chicche in diversi brani, quello che emerge comunque č la notevole compattezza del fronte sonoro dato dall'affiatamento che contraddistingue i nostri cinque e la particolare capacitā di passare da un sistema armonico impostato ad un altro senza soluzione di continuitā.

Tutti gli otto titoli in scaletta sono interessanti, cito tuttavia il n.3 "Per questo e quest'altro", a mio parere molto rappresentativo dell'attitudine del gruppo, dove č presente accanto all'incedere dei fiati un mood prog rock inaspettato. Altro brano che segnalo č "Vv", secondo in tracklist, dove prevale un sound fusion con un fantastico connubio di piano elettrico, basso e fiati.

Disco da ascoltare senza preconcetti. Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)