VINCENT SEGAL, STEPHANE KERECKI & AIRELLE BESSON  "Ponticello"
   (2025 )

''Ponticello'' è un album che nasce dalla collaborazione intima e spontanea di due figure di spicco della scena musicale parigina, il violoncellista Vincent Segal e il contrabbassista Stéphane Kerecki, a cui stavolta si unisce la trombettista Airelle Besson per arricchire ulteriormente il tessuto sonoro.

L'album è stato pubblicato dalla label Fuga Libera nel maggio 2025, ed è un disco che colpisce per la sua raffinata fusione di generi, un'esperienza d'ascolto che unisce la profondità del jazz con la precisione della musica classica e influenze sudamericane e folk.

Il disco è dominato dalle sonorità calde e ricche del violoncello di Segal e del contrabbasso di Kerecki. I due strumenti dialogano costantemente, creando un'intimità e una sinergia notevoli, supportate da una registrazione chiara e spaziale che cattura ogni sfumatura.

L'aggiunta della tromba di Airelle Besson apporta una dimensione ulteriore, con il suo suono brillante ed espressivo che si integra perfettamente senza mai sovrastare gli altri strumenti.

L'atmosfera generale è introspettiva, a tratti malinconica, ma capace anche di esplosioni di energia e complessità ritmica, come nel brano "Forges". Ogni traccia è un equilibrio delicato tra composizione strutturata e improvvisazione jazz, riflettendo la maestria e la sensibilità dei musicisti.

Il repertorio spazia da composizioni originali a rivisitazioni di standard jazz (come "Irene" di Hampton Hawes o "Jade Visions" di Bill Evans) e brani di musica classica (Bach, Messiaen, Fauré). Questa varietà di fonti contribuisce a un disco eclettico ma coerente, in cui le diverse influenze si fondono in un linguaggio musicale unico e personale.

Va detto che siamo di fronte ad un interplay eccezionale: la capacità dei musicisti di ascoltarsi e rispondere l'uno all'altro è il cuore pulsante dell'album. Notevole pure la ricchezza timbrica: nonostante la formazione ridotta (principalmente duo, con l'aggiunta della tromba), il suono è pieno e orchestrale.

La musica di questo album è fruibile anche per un pubblico non specializzato, ma offre strati di complessità che soddisfano gli ascoltatori più esigenti.

In sintesi, "Ponticello" è un album affascinante e ben realizzato, una dimostrazione di virtuosismo e sensibilità artistica. È un'esperienza sonora che saprà catturare sia gli amanti del jazz che gli appassionati di musica da camera moderna. Un disco che merita un posto di rilievo nella collezione di chi apprezza la musica di confine, suonata con passione e intelligenza. (Andrea Rossi)