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RICCARDO CHIARON "Arabesques"
(2025 )
Dopo oltre un decennio di silenzio discografico, il chitarrista Riccardo Chiarion torna con ''Arabesques'', un album (uscito per Caligola Records) che segna una nuova fase della sua parabola artistica.
Se nei lavori precedenti il goriziano aveva esplorato organici più ampi e sonorità stratificate, qui sceglie la dimensione intima e dialogica del trio, affiancato da due giovani musicisti cresciuti sotto la sua guida: Paolo Jus al basso elettrico e Francesco Vattovaz alla batteria.
Il risultato non è un esercizio didattico, ma una conversazione paritaria, viva e fluida, dove ogni voce contribuisce alla costruzione di un tessuto sonoro organico e circolare.
Le nove composizioni originali di Chiarion rivelano una scrittura elegante, attenta alla forma e alle trasparenze armoniche, lontana dalla retorica del virtuosismo. Il titolo stesso, ''Arabesques'', evoca intrecci e sinuose complessità, più vicine alla sensibilità impressionista di Debussy che alla geometria astratta di certa chitarra contemporanea.
La musica si muove tra post-modale e modern bop, con influenze che richiamano Pat Metheny, John Abercrombie e Kenny Wheeler, ma filtrate attraverso una voce personale, capace di coniugare nitore melodico e imprevedibilità modulativa.
L’ascolto scorre come un racconto: brani come ''Snow Dance'' e ''Hidden Blues'' giocano con strutture ritmiche solide e sostituzioni armoniche sorprendenti, mentre ''Sofia'' rallenta i tempi con la delicatezza di una ballad.
La chitarra di Chiarion alterna limpidezza e graffiature, sostenuta da un interplay che non conosce gerarchie, ma si nutre di ascolto reciproco e reattività. È jazz contemporaneo, ma con un’anima poetica che trasforma ogni episodio in immagine, colore, simbolo.
Insomma, ''Arabesques'' è un disco che non cerca effetti immediati, ma invita a un’immersione lenta, dove la bellezza nasce dall’equilibrio tra rigore e libertà, luce e ombra. Un ritorno che conferma Chiarion come una delle voci più raffinate del jazz italiano. (Andrea Rossi)