VITTORIO SOLIMENE  "Letter to..."
   (2025 )

Con ''Letter to…'' Vittorio Solimene firma un lavoro che è, al tempo, stesso intimo e universale, un vero viaggio nella scrittura jazz contemporanea.

Il pianista romano, già apprezzato per la sua sensibilità armonica e la capacità di dialogo con il quartetto, costruisce un album che sembra una raccolta di lettere mai spedite, ognuna dedicata a persone reali o immaginarie, a emozioni e ricordi.

Il disco si apre con “Wishing My Hard Bread Was a Steak”, un titolo ironico che introduce un brano energico, dove il pianoforte di Solimene si intreccia con il sax di Lorenzo Simoni in un interplay serrato e vivace.

Seguono pagine più liriche come “To an Imaginary Friend” e “The Magic of Empathy”, che rivelano la vena poetica del compositore, capace di trasformare il silenzio in tensione narrativa.

La varietà timbrica è arricchita dalla voce di Ava Alami in “Farewell” e “Smiling Eyes”, episodi che aggiungono una dimensione quasi cameristica al progetto. La sezione ritmica, con Alessandro Bintzios al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria, sostiene con eleganza e dinamismo, mentre il contributo di Cosimo Boni alla tromba in “September 1888” regala un colore nostalgico e profondo.

Registrato al Cicaleto Recording Studio di Arezzo, l’album si distingue per la qualità sonora e per una scrittura che non teme l’imprevisto: ogni brano è un microcosmo, dove la libertà improvvisativa convive con strutture solide e melodie evocative.

''Letter to…'' è un disco che parla di relazioni, di assenze e di speranza, con un linguaggio che unisce tradizione e modernità. Un’opera raffinata, pensata per chi ama il jazz che racconta storie, senza rinunciare alla freschezza dell’interplay e alla profondità emotiva. (Andrea Rossi)