![]()
NUGARA "The last question"
(2025 )
A due anni da "Point of convergency" (all'epoca era Nugara Trio, ora semplicemente Nugara), tornano Francesco Negri (piano), Viden Spassov (contrabbasso) e Francesco Parsi (batteria).
I Nugara costruiscono con ''The Last Question'' un concept album ispirato all’omonimo racconto di Isaac Asimov, esplorando temi come il tempo, l’universo, l’intelligenza artificiale e la trascendenza.
L’album si sviluppa come un vero viaggio interstellare, uno sguardo sonoro sulle domande esistenziali che da sempre accompagnano l’uomo. Il trio dimostra un’eleganza formale che sfiora la musica classica nella costruzione architettonica dei brani, senza rinunciare all’improvvisazione jazz.
L’approccio compositivo è tanto rigoroso quanto coraggioso: un equilibrio tra struttura e libertà, tensione drammatica e morbidezza lirica. La dialettica tra i tre musicisti è intensa e vivace: Negri si fa narratore di mondi interiori, Spassov radica il discorso con profondità, Parsi spalanca orizzonti ritmici che concedono spazio all’ignoto.
Questo scambio continuo dà vita a un tessuto musicale dinamico, in cui i confini tra partitura e improvvisazione svaniscono. Ospite d’eccezione è il trombettista Giovanni Falzone, che interviene in quattro tracce (alcune cardini del concept come “String Theory”, “Flame of Discovery” e “Let There Be Light…”). La sua presenza aggiunge nuovi timbri e profondità, fungendo da guida luminosa nelle regioni più ardite dell’album.
Registrato presso lo studio Artesuono (Cavalicco, UD), mixato e masterizzato da Stefano Amerio, il disco vanta una resa sonora nitida, spaziosa e perfettamente bilanciata. Il packaging in formato digipack gatefold rimarca l’oggetto album come esperienza completa, fisica e concettuale.
Tra i nove brani spiccano ''Echoes Before the Dawn'' (apertura sospesa e poetica), ''Three Laws'' (più ritmico, con rimandi al tema delle leggi della robotica di Asimov) e soprattutto ''String Theory'', episodio denso, impreziosito dalla tromba di Falzone. Meritano una citazione anche 'Flame of Discovery'' e ''Nebula'', esplorazioni strumentali ampie ed evocative, per terminare con ''Let There Be Light…'', finale che chiude il cerchio tematico, partendo dal silenzio verso la luce.
''The Last Question'' colpisce insomma per l’originalità del progetto: un jazz ricercato, denso di riferimenti, ma al tempo stesso immediato e comunicativo. Il trio Nugara dimostra maturità espressiva, sapendo costruire un ponte tra razionalità architettonica e respiro narrativo. Il contributo di Falzone eleva ulteriormente il risultato, rendendo questo disco una tappa obbligata per chi cerca un jazz concettuale, organico e contemporaneo.
In conclusione, un lavoro ambizioso e ben riuscito, dove la tensione verso l’ignoto si trasforma in musica viva, capace di rispondere (o almeno provare a farlo) alla "Ultima Domanda". (Andrea Rossi)