GEORGE MICHAEL  "Listen without prejudice vol.1"
   (1990 )

Già da alcuni particolari si capiva che qualcosa era cambiato. La copertina, intanto, dove George Michael non appariva. Poi, il titolo: lui disse che "volevo cantare roba più matura, quasi black, senza che la gente pensasse che solo i neri potessero farlo". Ma era chiaro anche il voler superare i pregiudizi di chi lo vedeva ancora come il biondino di "Wake me up before you go go". Infine, il video di "Praying for time", praticamente un fermo immagine sulla copertina del disco. Con questa strana forma di autocensura, il disco fu un flop: chi doveva ascoltarlo senza pregiudizi non riuscì a farlo, e le ragazzine volevano la sua immagine, forse, e non solo la sua voce. Peccato, perché se c'è un disco che meritava maggior fortuna, è questo. Certo, negli anni '90, tra un gossip e l'altro, il mondo si è accorto dello spessore dell'artista, ma ai tempi da lui ci si aspettava ancora altro. Una nuova "I want your sex", magari, ma non certo il sound straziato e quasi acustico di questo disco. Che, in "Freedom '90", grida alla voglia di essere preso sul serio e non solo come fantasia di studentesse. Anche Robbie Williams, anni dopo, la fece sua per dire la stessa cosa. Se volete ascoltare un disco bello, senza pregiudizi, questo lo è. (Enrico Faggiano)