BILL CALLAHAN  "Woke on a whaleheart"
   (2007 )

Dopo aver sfornato alcuni dei migliori album cantautorali degli ultimi vent’anni con lo pseudonimo Smog, Bill Callahan presenta l’ultimo album 'Woke on a Whaleheart', nuovo gioiello di folk-pop. SI potrebbe dire che questo sia il debutto di Bill. Nonostante abbia pubblicato una dozzina di memorabili dischi con il nome Smog, Bill ha ora abbandonato il nome divenuto oramai di culto, per presentare 'Woke on A Whaleheart'. Un altro debutto insomma. Con lo stesso spirito errante che caratterizza Willie Nelson o Cat Stevens, il cantautore americano ha confezionato un album che non è riconducibile a nessuna scuola o stile musicale ma solo al suo cuore e alla sua anima. Grazie agli arrangiamenti brillanti, propulsivi e curati di Neil Michael Hagerty, questo album riesce ad aggirare le mode dei nostri giorni evitando però trappole nostalgiche. La musica di questo album accarezza gospel, country, pop energico e America Light opera. Nato nel 1966 nel New Hampshire, ma cresciuto nel Maryland e in Inghilterra, Bill Callahan, o meglio Smog, esordisce con 'Sewn To The Sky' nel 1990, anno in cui in America impazza il "lo-fi", la tendenza musicale incentrata su suoni sporchi e bassa fedeltà. Smog non si sottrae a questi canoni ma vi aggiunge il suo tocco, mescolando discordanze, nenie sgangherate, ritmi fuori tempo e stecche incredibili e piene di musicalità! E così arrivano negli anni gli altri suoi album sempre segnati da una vena malinconica, desolante e decadente talvolta, intrisa di post rock, dark, folk, new wave e pop, dando vita ad uno stile unico e inconfondibile che lo porterà poi a collaborare con nomi fondamentali dell’indie come Jim O’Rourke, John McEntyre e Jeff Parker. Definito da molti il 'Nick Drake degli anni ‘90', non c’è dubbio che Bill si debba riconoscere tra i migliori songwriters americani degli ultimi vent’anni.