LE ORME  "La via della seta"
   (2011 )

Come l'Araba Fenice, come il Gatto dalle Sette Vite, come un highlander, Le Orme rinascono e ritornano ogni volta più straordinari ed emozionanti che mai. Alcune incomprensioni avevano minato l'esistenza del gruppo progressive più longevo della storia, ma con un incredibile colpo di coda il batterista Michi Dei Rossi ha ripreso in mano e ben saldamente la situazione dando nuova vita ad una delle più stupefacenti leggende che la musica italiana ricordi. Le Orme, che con l'ellepi ''Collage'' (1971) hanno dato inizio alla musica progressive ed una svolta epocale al costume italiano, risorgono dalle loro ceneri con un entusiasmante concept album come da decenni non se ne sentivano e vedevano dal titolo chiaramente evocativo, ''La via della seta'', in uscita a metà aprile. Le Orme arricchiscono il loro straordinario percorso creativo con l'ennesima opera che prosegue, inarrestabile, il cammino lungo le strade del rock sinfonico, romantico e progressivo; questo percorso che, in 45 anni di attività, ha partorìto album capolavoro come ''Collage'', ''Uomo di Pezza'', ''Felona e Sorona'', ''Contrappunti'', ''Florian''... oggi è più vivo, attuale, che mai. Tutto questo a dimostrazione che il Progetto Le Orme, grazie all'affetto che i fans hanno dimostrato in tutti questi anni, continuerà ancora per molto, molto tempo con la qualità che lo contraddistingue. Ieri, oggi, domani, semplicemente Le Orme! L'album in uscita a metà aprile ha molti motivi per essere ricordato e passare velocemente alla storia. Innanzitutto è il primo del "nuovo corso" de Le Orme; quindi perchè ritorna la storica visione del concept-album. Questo, e lo si intuisce già dal titolo, è dedicato all'incontro dei popoli che sin dall'antichità, quindi ben prima di Marco Polo, hanno trovato giusta dimensione sulla Via della Seta. Una metafora sull'uomo alla ricerca della distensione culturale e religiosa. Infine perchè verrà editato in cd ma contemporaneamente in vinile: non bastasse, ma le prime 99 copie dell'ellepì (gatefold cartonato/lucido - vinile in 180 grammi) saranno numerate e conterranno anche il cd in foglia dorata dello stesso lavoro e destinato alla ristretta cerchia dei fans. Un autentico pezzo unico da collezione! Inoltre l'uscita del nuovo lavoro sarà sostenuta da un corposo tour che porterà Le Orme da nord a sud partendo da Roma e toccando Napoli, Lecce, Rieti, Treviso, Trieste, Ferrara, Torino, Milano, Venezia e molte altre località. Michi Dei Rossi, batteria storica delle Orme ma anche di tutto il progressive italiano, è alla guida della band veneziana da quasi 45 anni. Gli alti (anni '70) e i bassi (anni '80) della carriera delle Orme non hanno mai fatto perdere di vista l'obiettivo della buona musica e minato l'incrollabile fedeltà alla più grande band italiana. Ora il Guerriero della Musica è di nuovo on the road. Con lui c'è Michele Bon, diplomato in teoria e solfeggio al Conservatorio Pollini di Padova, che collabora con Le Orme sin dalla fine degli anni '80 ma entra come tastierista fisso nel 1990 sostituendo Tony Pagliuca. Quindi da più di 20 anni è l'alter-ego del vulcanico drummer e colonna sonora delle Orme. E poi Fabio Trentini, nativo di Roma ma che ha conosciuto i suoi grandi successi come produttore in Germania (Guano Apes, Subway to Sally, Nina Hagen etc.). Al nuovo progetto de Le Orme collabora da tempo come bassista e chitarrista apportando la sua esperienza internazionale. Poi c'è Jimmy Spitaleri, la voce, per il quale ci vorrebbe un volume per raccontarne interamente la storia. Diciamo semplicemente che con i Metamorfosi, band progressive degli anni '70, realizzò 2 Lp, autentici e introvabili gioielli (''...E fu il sesto giorno'', ''Inferno'') che il mondo prog ancora adesso ci invidia. Dopo anni di progetti personali, ha accettato con entusiasmo l'offerta di Michi per la voce solista ne Le Orme più rabbioso e grintoso che mai. E' al secondo tour con la band veneziana. Poi c'è William Dotto, direttore del Modern Music Institute di Treviso, perfezionista della chitarra (specialista nel chordal tapping) oltre che ottimo violinista e pianista. Sarà di nuovo in tour con la storica band. Infine Federico Gava, che ha solo vent'anni di età ma un'esperienza da navigato musicista. Ottavo anno al Conservatorio a Venezia, ha suonato in giovani progressive band e in una celebrazione all'album ''Collage'' delle Orme dove appunto è stato notato per la perfezione del suo contributo. Ha una venerazione per King Crimson, Genesis e, ovviamente, per le Orme con cui intraprenderà il secondo tour come pianista.