NEGRITA  "Dannato vivere"
   (2011 )

"Dannato vivere" è l'album che segna il ritorno dei Negrita, pubblicato il 25 ottobre 2011 dall'etichetta discografica Universal. La prima fase della registrazione dell'album è stata fatta in un luogo particolare; il gruppo si trovava negli Stati Uniti e ne ha approfittato per iniziare a lavorare al nuovo album. Un amico li ha portati in uno studio di registrazione in Texas, un gigantesco ranch in una zona desertica che finisce sul Rio Grande, proprio vicino al confine tra Texas e Stati Uniti. Dopo aver passato gli ultimi anni nel sud del mondo adesso i ragazzi si trovavano sulla frontiera: ed è esattamente dove adesso si trovano i Negrita, al confine tra due mondi diversi. Ecco perché “Dannato Vivere”. "Ci piaceva che il titolo esprimesse due concetti in antitesi: da una parte la negatività della vita, dall'altra la sua positività ed energia" dice Pau. L'album non ha il “road sound” che ha contraddistinto gli album precedenti, “Helldorado” e “L'uomo sogna di volare”, ma si accosta alle prime prove della band, decidendo così di abbandonare l'esplorazione di altri mondi come evasione dalla realtà: i Negrita hanno così deciso di affrontare la vita quotidiana che più strettamente gli appartiene. Sono ormai lontani i tempi di “Cambio”, non vogliono più puntare il dito su certe situazioni ma piuttosto cercare una via d'uscita. “La musica leggera è potentissima” è il titolo di un brano che esprime la voglia di uscire fuori dagli schemi,dalla quotidianità. "La musica leggera" dicono "si chiama così perché è facile da portare in giro e diffondere e proprio per questo è potentissima". Ma “Dannato Vivere” non è disco leggero come ci dimostrano i brani “Fuori Controllo”, “Per le vie del borgo”, “Immobili nel panico”. La band è consapevole e convinta che questo non è un album spensierato, non si è voluto fare leva sulla rabbia, hanno cercato di distaccarsi completamente dalla musica di ribellione degli anni '70 per riprendersi il loro/nostro tempo. In questo album c'è la voglia di uscire dallo stato di panico che ormai si avverte come un ronzio di fondo in tutto il mondo. L'album si chiude con “Splendido”, brano (cantato da Drigo, il chitarrista) nato dalla perdita del padre, che parla delle tragedie della vita che da un momento all'altro possono colpirti in pieno volto, ma anche della forza che può avere l'amore, e il coraggio nel trasformare una tragedia in una nuova forza. (Fabrizio Randazzo)