EILDENTROEILFUORIEILBOX84  "La fine del potere"
   (2012 )

Eildentroeilfuorieilbox84 è un pirotecnico trio romano, nato nel box auto numero 84, composto da Giuseppe Maulucci, Giorgio Rampone e Lorenzo Lemme. I tre sono cresciuti umanamente e artisticamente nel fertile sottobosco indipendente romano orbitante attorno al Circolo degli Artisti. Chiamano il loro genere “Hard-Quore“: nonostante il grande impegno nell’uso delle parole e la gravità degli argomenti trattati nei contenuti dei testi, dal vivo ci troviamo spesso davanti a tre giullari, che ballano, sudano, si divertono e si prendono in giro assieme al pubblico. L’aspetto live è infatti parte integrante della loro poetica: basso, batteria, chitarra, sinth, campionatore, multieffetti e tre voci che si alternano e si sovrappongono continuamente. Nel corso della loro lunga carriera hanno condiviso il palco con Caparezza, Zen Circus, Giorgio Canali, Offlaga Disco Pax, Benvegnù, Tre Allegri Ragazzi Morti, Bud Spencer Blues Explosion, The Niro, IOSONOUNCANE e molti altri. Il primo disco è ”Obecalp“ del 2004. Dal 2007 con ”Omota’L”, e ancor di più dal 2009 con “AnanaB”, guadagnano visibilità e iniziano a suonare in tutta Italia in locali e in vari festival: Sporco Impossibile, Il Sorpasso, Unconventional Music Fest, Vudstock in Sabina, Val d’Agrò Music Fest, Rockaria, Indipendulo MEI, Ephebia Festival (vincitori), Meeting del Mare, Onda Wave e tanti altri. Gli Eildentroeilfuorieilbox84 hanno scelto di rendere i primi tre album liberamente disponibili sotto licenza Creative Commons. Dal 2010 entrano nel rooster della “Famosa Etichetta Trovarobato” di Bologna: così, nell’aprile 2012, esce finalmente “La Fine Del Potere” per Trovarobato/Audioglobe/Sferacubica. “La Fine del Potere” è un album e anche un obiettivo. Ma è anche una canzone che inizia così: “Se fossimo i tre più potenti del mondo innanzitutto faremmo un picnic, con tutto il resto dell’umanità”. Nell’album/concept/canzone si discute, a pancia piena, di proposte per il bene comune e di mezzi per realizzarle. Che si tratti di soluzioni possibili o impossibili poco conta, l’importante è che siano immaginabili. Un bel sogno, un’allucinazione culturale, un desiderio naturale... Ed anche ottima musica.