KARMA IN DISTORSIONE  "Karma in distorsione"
   (2013 )

''Snerv'' incontra ''Tarkievitz'' sul set di “Saviano racconta Saviano”, puntata pilota andata in onda su Current Tv. Snerv è lì come fonico, Tarkievitz come produzione e montaggio. Capiscono che devono suonare insieme. 2 anni dopo conoscono ''Biastj'', metallaro e fonico di chitarristi acustici. Sull'asse Milano-Roma-Bisceglie scocca quindi la scintilla Karmica. Prima dei Karma in distorsione Biastj suonava in un gruppo hardcore (In Cold Blood) con il quale ha suonato in Messico e in Europa, ma ha approfondito anche lo studio della chitarra acustica. Tarkievitz suonava con le marchin’ band per strada, ma faceva anche punk. Snerv ha prodotto un sacco di dischi pop, ha lavorato come fonico in uno studio, faceva il cantautore. Sul palco ai Karma in distorsione, trio rock dalle sonorità graffianti e un impatto sonoro notevole, il pubblico reagisce entusiasta." "Folle terzetto, ma di follia positiva”. Iniziano un tour di una cinquantina di date (tra la fine del 2012 e il 2013) che vuole essere un lungo viaggio nel quale rodare questo loro primo album completamente autoprodotto. Tra il lavoro in studio e i Live i Karma in distorsione, nella primavera 2012, partecipano alla colonna sonora della serie Tv (docufiction sul calcio scommesse) ''Non Cresce L'Erba'', attualmente in onda su Mtv. Che vuol dire KID (Karma in distorsione)? L’idea del nome è partito dalla locandina del film di Chaplin, “The Kid”, quindi KID è venuto prima di Karma in Distorsione, e poi da quelle 3 lettere Snerv ha tirato fuori questo nome, che effettivamente rappresenta di fatto la band. Karma In Distorsione: la legge di causa ed effetto tradotta in linguaggio musicale. Tre karma, tre identità sonore si trasformano e distorcendosi si fondono, dando vita al suono del gruppo. Prima dell’uscita dell’album omonimo i Karma in distorsione hanno pubblicato il singolo e videoclip “La mia Fabbrica”, una sorta di canzone-manifesto, schietta e immediata, che ha ottenuto un grande successo sul web e su emittenti radiofoniche e web-radio di tutta Italia. Il disco è composto da otto tracce (registrate in un trullo di Bisceglie adibito a sala di registrazione) che esplorano diverse soluzioni musicali, passando quindi dal singolo rock-punk ''La mia Fabbrica'', al ritornello-slogan del tormentone radiofonico ''Senza Petrolio'', a momenti introspettivi e teatrali di ''Vivo a tratti'' e ''Cani randagi''. Contaminazioni che provengono dall'esperienza cantautorale del cantante-bassista, avvezzo anche a progetti in dialetto biscegliese. I testi sono intimi e provocatori, mai banali, cantati talvolta sottovoce o a squarciagola.