MASCARIMIRÌ  "Tam!"
   (2014 )

Viaggiare, incontrare, sperimentare sono da sempre tre parole chiave nel lavoro dei Mascarimirì che, dopo ''Gitanistan'' (Dilinò, 2011), articolato lavoro sulle comunità rom salentine, tornano a confrontarsi con la loro tradizione. Nel corso degli ultimi mesi il gruppo guidato da Claudio “Cavallo” Giagnotti ha affiancato all'attività live una serie di campagne di ricerca nelle regioni dell'Italia del Sud, effettuando numerose registrazioni sul campo in Calabria, Campania, Salento, Gargano, Sicilia e Sardegna. Come in passato i grandi musicologi e antropologi, i Mascarimirì sono tornati nelle terre di tradizione e di festa per capire cosa è cambiato nel corso degli anni. Un lungo e articolato viaggio che ha toccato numerose tappe sonore: la festa rom-calabrese di Riace, dove nella notte dei SS. Cosma e Damiano i Rom provenienti da tutto il Sud Italia vegliano a ritmo di tarantella calabrese; Carpino, paese famoso nel mondo per la Tarantella del Gargano o, come la chiamano i paesani, tarantella di Carpino, per registrare le grandi figure della tradizione e i giovani che con rispetto portano avanti i canti del Gargano; e ancora le feste campane dedicate alla Madonna nei riti delle Tammurriate, a Tenores in Sardegna con il tradizionale canto e in Sicilia seguendo i ritmi della Tarantella, cercando di confrontare fra loro i suoni di strumenti le cui origini si perdono nel tempo, come lu maranzanu e fiscalettu, e coniugandoli con i groove moderni. Inoltre i Mascarimirì, per la prima volta, trattano i testi dei nuovi brani in una maniera diversa e “fondamentale” per questo lavoro. “Sentiamo il desiderio di parlare e comunicare attraverso la nostra parola tradizionale”, sottolinea Claudio Cavallo Giagnotti. “Fondamentale per questo nuovo progetto, infatti, è il lavoro che stiamo portando avanti con Giovanni Epifani, il quale, secondo me, è un paroliere salentino autenticamente tradizionale. Sul ritmo del “tamburreddhu” salentino cerchiamo di far arrivare i nostri pensieri su una tradizione che sta perdendo i suoi linguaggi originari”. ''Tam!'' è stato anticipato nell’estate 2013 dal brano “Ballu”, che parla della confusione che oggi esiste sui termini che identificano la musica Salentina. “Ad esempio”, prosegue Cavallo, “la parola Taranta è una parola inventata, non esiste come termine musicale, mentre la musica da ballo in Salento si chiama Pizzica Pizzica e lo strumento principale usato è un tamburo a cornice che in dialetto salentino si chiama Tamburreddhu”. ''Tam!'' è un lavoro che punta a valorizzare proprio questo strumento che, con la sua sonorità, caratterizza una tradizione musicale che inevitabilmente nel tempo viene dimenticata. Parallelamente al nuovo cd, infatti, i Mascarimirì mettono in moto il progetto “Tamburreddhu o Tamburello”, un’idea nata per riflettere su come sia cambiato negli anni il suono del tamburo a cornice salentino cercando, insieme a costruttori, musicisti e operatori culturali, di far conoscere la storia dello strumento principe della propria terra. I Mascarimirì sono Claudio “Cavallo” Giagnotti (voce, fiati etnici, tamburreddhu, tamburi), Vito Giannone (voce, mandolino elettrico, tres), Alessio Amato (voce, programmazioni, syinth), Dario Stefanizzi (fiati). Ospiti nel cd il cantante salentino Cosimo Giagnotti, il fotografo e voce recitante Fernando Bevilacqua, la cantante Roberta Palumbo e il chitarrista Roberto Menonna, entrambi del Gargano, l’organettista Paolo Paviglianiti e il tamburellista Lorenzo Paviglianiti del gruppo calabrese Mutraka, il suonatore di marranzano Giorgio Maltese della band siciliana I Beddhi e il percussionista salentino Paolo Pacciolla. Dj Click cura invece il remix della ''Tarantella di Sannicandro''. ''Tam!'' è promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record Po Fesr Puglia 2007/2013 Asse IV - Investiamo nel vostro futuro.