CONFUSIONAL QUARTET  "Confusional Quartet play Demetrio Stratos"
   (2014 )

Difficile spiegare a chi oggi ha 20 anni chi è stato Demetrio Stratos: la sua sperimentazione e la sua ricerca vocale (la celebre ''voce come strumento'') fu oggetto di attenzione e di studi approfonditi in tutto il mondo, dove le sue incredibili doti (diplofonie, suoni bitonali e difonici prodotti con straordinaria facilità e naturalezza) furono analizzate nelle università alla stregua della pittura di Giotto o dei prototipi di Leonardo Da Vinci. Difficile spiegare, allo stesso modo, cosa abbia rappresentato per la musica italiana il gruppo degli Area, da lui fondato e condotto: in un periodo (i primi anni '70) in cui l'Italia ascoltava e comprava Nicola Di Bari, Santo & Johnny e Rosanna Fratello, lui introduceva nello Stivale l'inedito concetto di musica fusion, portando la sperimentazione a livelli mai raggiunti sino ad allora e che mai furono replicati successivamente. Ma, ancora una volta, è pure difficile spiegare a chi oggi ha 20 anni chi siano stati e cos'abbiano rappresentato i Confusional Quartet, band di punta del movimento tricolore di fine anni '70: erroneamente annoverati nella scena punk rock e new wave bolognese (insieme a Skiantos, Windopen, Gaznevada e Luti Chroma), in realtà rappresentarono un inedito (non solo per l'epoca) esperimento di commistione, interamente strumentale, tra generi completamente diversi ed antitetici, come rock e sigle pubblicitarie, new wave e jazz, il tutto filtrato da una buona dose di goliardia e non-sense. Ecco quindi che, nell'anno di grazia 2014, queste due ''eccellenze italiane'' (come direbbe un esperto di marketing), vale a dire Stratos ed i Confusional, si incontrano in questo disco. Ma, attenzione, questo non è, semplicemente, un disco in cui il Quartet reinterpreta l'arte di Demetrio Stratos: è molto di più. Trentacinque anni fa, nel febbraio del 1979 (il cantante aveva lasciato gli Area appena un anno prima), Gianni Gitti, produttore dei Confusional Quartet, registrò Demetrio al Teatro San Leonardo di Bologna in quelle che, alla luce della sua improvvisa morte (avvenuta 4 mesi più tardi, nel giugno dello stesso anno), si rivelarono essere le ultime performance soliste. Trattasi quindi di registrazioni inedite, di sola voce, che la band bolognese oggi ha ripreso per dar vita a questo ''Confusional Quartet Play Demetrio Stratos'', composto partendo proprio dalla voce del leggendario cantante ed aggiungendo nuove parti strumentali. Che, questo va subito detto, sono in pieno stile del Quartet ma, al tempo stesso, assolutamente rispettose del mondo, e del modus operandi, di Stratos e degli Area stessi. A completamento di questi 10 brani inediti, è stata affiancata una cover degli Area (''Cometa Rossa'') ed un omaggio, voluto e sentito, al lavoro di Demetrio, nel brano ''Manifest'o'', episodi questi che dimostrano come i mondi musicali di Stratos e del Confusional Quartet siano, sorprendentemente, concordanti e vicini. Non a caso, il disco ed il progetto stesso hanno ricevuto il placet e, addirittura, il plauso pubblico della moglie di Stratos, Daniela Ronconi Demetriou, e di Paolo Tofani, storico chitarrista degli Area: cosa alla quale, ovviamente, non erano per niente tenuti, se non ci fosse stata la convinzione che, in fondo, nessuno meglio dei Confusional avrebbe potuto realizzare un'idea così pazza e controcorrente da divenire, appunto, molto fedele ed affine allo stile stesso di Demetrio, pur risultando straordinariamente contemporanea. (Andrea Rossi)