MATIA BAZAR  "Tango"
   (1983 )

C'è in giro, all'inizio dell'83, una canzone dei MATIA BAZAR che, ispirandosi agli anni Trenta, si proietta verso raffinate sonorità di fine millennio, grazie soprattutto all'ispirata voce di Antonella Ruggiero che, come sempre, tratta la sua vocalità a mo' di strumento musicale. Dopo cinque anni dalla vittoria con E DIRSI CIAO in quel Sanremo 1978, il quarto posto di quell'anno al Festival dei fiori è ancora meglio della prima affermazione sanremese. I Matia Bazar sono cambiati ormai da circa due anni, dal periodo dell'album BERLINO, PARIGI, LONDRA, primo album senza Piero Cassano che lascia il posto a Mauro Sabbione. VACANZE ROMANE è una di quelle canzoni che sembra che le si conosca da sempre, che entrano in testa e difficilmente ce ne si può liberare. Una canzone bella e ruffiana nel contempo. Dietro i ritmi elettronici echeggia una romantica beguine d'altri tempi. Ed è questa nostalgia del passato, che invoglia l'ascoltatore, il filo conduttore tra il futuro (l'elettronica) e le atmosfere rarefatte evocate dalla melodia e dalla voce della cantante solista. Un po' come in BLADE RUNNER ambientato ben oltre il 2000 ma con acconciature e abiti che richiamano agli anni trenta e quaranta. VACANZE ROMANE è firmata da Giancarlo Golzi e Claudio Marrale, due componenti del gruppo genovese. Anche l'immagine del complesso è cambiata. Via i capelli lunghi, giacca e cravatta per tutti tranne che per Antonella che sfoggia un tailleur anni Quaranta con tanto di guanti neri e di acconciatura alla Mitzy Gaynor, stella del cinema americano di quel periodo. La voce di Antonella non viene quasi mai utilizzata per stupire come in passato nella ricerca dei toni alti in cui la cantante eccelle. Sembra invece improntata alla lirica e in VACANZE ROMANE ci sono parecchi sbalzi tonali dove alterna falsetti in linea con la musicalità del brano, che sembra d'altri tempi, ai toni bassi e caldi. Vincono il premio dalla critica che è colpita dall'interpretazione giocata sui toni ironici della Ruggiero così come voleva l'atmosfera retrò del pezzo. Il 10 marzo partirà il loro tour che durerà un mese. I due "omini" della copertina dell'LP saranno i protagonisti di una storia che parte da una Roma del 2000 e che alla fine si separano. Il nuovo album si intitola TANGO, titolo scelto per la sensualità di questa danza, per i repentini cambi di mano e di passo che sono in contraddizione con gli schemi del ballo e delle sue figurazioni. Ampio uso di tastiere elettroniche delle quali i brani di questi primi anni ottanta sono infarciti, sonorità simili a quelle degli Ultravox e dei Tangerine Dream, due gruppi new wave molto in voga in quegli anni tra un certo tipo di pubblico. (Christian Calabrese)