NIGHTRAGE  "The puritan"
   (2015 )

I Nightrage sono tornati, con grande dispiego di forze e un sesto album intitolato ”The Puritan”. Molte cose sono accadute dal disco precedente: un nuovo studio di registrazione, il Dug Out Productions, una nuova etichetta, Despotz Records, un nuovo artwork a cura di Mirfin e una ventata d’aria fresca nel loro sound. Questa è una band che sa perfettamente come sopravvivere alle mode, combinando il vecchio con il nuovo e realizzando una spietata macchina da guerra, senza dimenticare le proprie radici. ”The Puritan” è un’esperienza sonora drammatica, un viaggio nel death metal melodico. Undici tracce con fantastiche soluzioni di chitarra e un suono grandioso, come non avevate mai sentito da queste leggende del death melodico. Le mode vanno e vengono, ma i Nightrage sanno sempre come realizzare musica che rifletta le loro anime brucianti. La band dà il benvenuto a Ronnie Nyman della band hardcore metal Always War, come nuovo cantante e frontman. Ronnie, che ha mostrato di sapere dominare il palco durante i tour in Giappone e Russia dello scorso anno, offre una ventata d’aria nuova al suono dei Nightrage, insieme al bassista Anders Hammer. Il lavoro di squadra tra Marios e Ronnie, che hanno scritto musica e testi assieme, funziona alla perfezione. Canzoni come la titletrack ”The Puritan” e ”Kiss Of A Sycophant” sono un vero calcio sui denti a molte band che oggi perdono di vista la genuinità. Brani pieni di energia metallica, riff frenetici, e linee di chitarra super melodiche e assoli espressivi suonati dal chitarrista Marios Iliopoulos, leader della band. ”The Puritan” è molto dinamico: riff che vanno dal thrash al black, voci urlate, cori maestosi, passaggi con la chitarra a dodici corde, linee melodiche che ricordano Thin Lizzy e Iron Maiden, oltre ad assoli emozionanti. Basta ascoltare il brano strumentale “Lone Lake” per cogliere la varietà delle dinamiche dei Nightrage, che mostrano anche un lato melodrammatico. La produzione del guru Daniel Bergstrand (Meshuggah, Inflames, Dimmu Borgir, Devin Townsend, Evergrey, Soilwork) e di George Nerantzis ai Dug Out Productions Studios di Uppsala, lascia senza fiato e sottolinea il suono distintivo dei Nightrage. Ancora una volta non manca una collaborazione tra i Nightrage e il vecchio amico di Marios, Gus G (Firewind e Ozzy Osbourne band) su ”When Gold Turns To Rust”, brano destinato a diventare un inno per la band. Questa volta le canzoni sono più brevi e semplici, i testi più profondi ed esoterici, trattando il marciume della razza umana e la triste realtà con cui dobbiamo interfacciarci ogni giorno. Si tratta di storie in cui tutti possono immedesimarsi, descrivendo un mondo dove si lotta per il potere, il denaro, il controllo e uno status che rende gli umani dei mostri. Tuttavia c’è una luce in fondo al tunnel e i Nightrage ci portano dritti alla luce! Se non trovate altre ragioni per combattere, i Nightrage sono qui per mostrarvi che l’integrità, il desiderio di cambiamento, e un credo fermo e risoluto nel metal, magari non salveranno il mondo, ma possono dare nuova vita a un’anima stanca e ad una stagnante scena metal.