DELIRIUM  "L'era della menzogna"
   (2015 )

Non hanno bisogno di troppe presentazioni i Delirium, band genovese attiva da quasi mezzo secolo nella quale ha suonato anche Ivano Fossati. Loro, pionieri di quel prog che ha avuto larghissima diffusione anche nello stivale, qualche decennio fa, in virtù dell’esplosione ravvicinata di band che poi avrebbero fatto la storia della musica italiana, dopo una lunga pausa, son tornati insieme nel 1996. Il nuovo percorso li ha portati a registrare “L’Era Della Menzogna”, un disco che riporta alla mente i vecchi Delirium: la tecnica è tutt’altro che scomparsa e le lunghe cavalcate strumentali conservano tanto di una tradizione prog che abbatte la forma canzone per produrre soliloqui che trasudano eleganza secondo dopo secondo. La vera marcia in più è data dalla brillante prestazione di Grice ai fiati, che produce morbide virate in territori jazz fusion e brevi spunti in levare funk, che aggiunge un pizzico d’originalità a un disco figlio di classe ed esperienza. Eccellente è anche il songwriting, che assume i contorni di una denuncia nei confronti della moderna società e degli uomini di potere e che descrive storie dai contorni quasi fiabeschi. Difficile dover dire quale sia il pezzo più riuscito fra nove gemme, ma “Il Nodo”, con il sincero abbraccio fra basso e batteria che introduce tappeti rossi di tastiere d’una raffinatezza disarmante, probabilmente ha qualcosina in più. La cosa bella, in tutto ciò, è che per i Delirium il tempo non passa mai. Passano anni, lustri e decenni, ma la musica è quella d’un tempo. Ed è sempre bellissima. (Piergiuseppe Lippolis)