INCOMPRENSIBILE F.C.  "Superfast nonstop"
   (2016 )

Sono in tre, vengono da Torino ed hanno adottato un nickname che ricorda una squadra di calcio: in “Incomprensibile F.C.”, quel “F.C.” nell'immaginario collettivo sta ovviamente per “Football Club”, come se, invece che dopo “Incomprensibile”, la sigla venisse dopo Inter o Juventus. Nient'altro di calcistico, però, in questo disco d'esordio (arrivato dopo i 3 EP “Ora Qui Ovunque Da Nessuna Parte”, “shEMI” e “Rockstep Revolution”), quanto, piuttosto, buona musica: in “Superfast nonstop” si succedono con apparente noncuranza rock (specialmente anni '70, quindi Stones, Deep Purple, ma anche Black Sabbath e Clash), blues e addirittura hip hop. Una “mezcla” (peraltro riuscita) che potrebbe, almeno in alcuni episodi, essere associata al fenomeno del “rockstep”, non nell'accezione dell'omonimo passo di danza ma in quello meramente musicale, vale a dire l'unione, semplicemente, tra rock e dubstep. Se poi, di tutte queste forme di catalogazione musicale, non ve ne può fregare di meno (e temo che avreste ragione voi), basterà passare al punto successivo: vale a dire che questa è un'ottima proposta, punto e basta. Matteo Imbrianti, Saul Paloschi e Silvio Viganò non hanno solo miscelato diversi generi, ma hanno soprattutto creato un sunto delle loro diverse provenienze ed estrazioni musicali: se Matteo cura la parte elettronica della proposta, Saul con la sua chitarra permea il tutto di robusto rock seventies, con l'intervento salvifico delle decise e decisive linee blues apportate da Silvio. Dal vivo, poi, l'ensemble accentua ulteriormente l'anima rock blues del trio, grazie all'introduzione di una seconda chitarra e di un basso. Quale può essere, quindi, il segreto per gustare interamente questo strano ma riuscitissimo mix? E' semplice: l'apertura mentale. Se provenite rigidamente da un genere musicale, e partite con forti preconcetti sul rendere “spurio” ciò che amate, allora cercate altrove. Ma se avete la forza (e, appunto, l'apertura mentale) di ascoltare a mente libera (cominciando con l'adrenalina dell'opener “Superfast”, passando attraverso “Perdersi” ed alla ballabile "Guai alle Hawaii", per arrivare fino al blues strumentale di “Dr. Gonzo"), è più che probabile che l'Incomprensibile F.C. divenga la vostra band di riferimento. Provare per credere. (Salvatore La Mazzonia)