PETER PIEK  "+"
   (2017 )

“+” è il titolo scelto da Peter Piek per la sua nuova fatica discografica, quarto capitolo di una carriera in crescendo costante, a tre anni di distanza dal riuscito “Cut Of The Dying Stuff”. Il pittore, cantante e polistrumentista tedesco continua il suo lavoro alla ricerca di un pop raffinato e di qualità attraverso dodici brani un po’ più muscolari del solito, grazie a una chitarra incisiva e distorta ma senza eccessi, a corpose linee di basso e ad una batteria più presente che in passato. Ma “+” mostra anche una certa freschezza grazie agli azzeccati inserti elettronici, sempre ben amalgamati al contesto e sempre funzionali alla ricerca dell’autore, come dimostra la conclusiva “No One Could Have Hoped For A Better End”. I dodici brani di “+” non stancano e conservano un grande equilibrio nonostante la loro grande eterogeneità, come evidenzia il passaggio dal robusto pop rock di “I Want You” al minimalismo elettronico di “The Sweetest Thing Around You”. Gradevoli anche le parentesi più delicate e le ballate come “Love And Death Are Bigger” o “Nobody Knows”, che culla l’ascoltatore anche con una voce morbida ed educatissima: è, infatti, nuovamente positiva la prestazione di Peter Piek, capace di muoversi agilmente fra diverse tonalità in virtù del suo timbro quasi androgino. Peter Piek confeziona un altro prodotto molto valido, guidando l’ascoltatore in un mondo di immagini, sulle note di un pop rock godibile e mai banale. (Piergiuseppe Lippolis)