STEREO HYPNOSIS & CHRISTOPHER CHAPLIN  "Bjarmi"
   (2019 )

La collaborazione tra il trio di musica elettronica islandese Stereo Hypnosis ed il musicista e compositore d’avanguardia britannico Christopher Chaplin (figlio più giovane del grande Charlie Chaplin) non è una novità assoluta, dopo la coabitazione in diversi live nel corso degli ultimi anni. Ed è stato proprio durante l’attività concertistica che Stero Hypnosis e Chaplin hanno maturato l’idea di realizzare un progetto comune in studio. L’esito naturale di questo desiderio comune è stato “Bjarmi” (appena uscito per Fabrique Records), album registrato in Islanda nell’estate dello scorso anno. Il disco include quattro tracce, i cui nomi sono legati a quelli di alcune località misteriose di un lembo di terra a pochi chilometri dallo studio. I nove minuti di “Klif” aprono il disco, con suoni rarefatti che, all’ingresso, sembrano comunicare un senso di dolcezza poi lentamente smarrita, a vantaggio di un’inquietudine che restituisce il senso di mistero che gli artisti speravano di comunicare. “Heidi” non rivoluziona l’epica dell’album, ma insiste su un flusso leggero di suoni dilatati e atmosferici, senza grossi scossoni nel suo sviluppo. Il discorso si fa un po’ più articolato, invece, quando arriva “Heggur”, che, pur conservando alcune caratteristiche dei brani precedenti, da metà in poi regala pieghe inattese. Chiude “Tangi”, con una coda che si carica di oscurità secondo dopo secondo. Nei quaranta minuti scarsi di “Bjarmi”, Stereo Hypnosis e Christopher Chaplin riescono a esprimere ciascuno la propria anima, senza prevaricare, confezionando un prodotto solido e convincente. (Piergiuseppe Lippolis)