MATA  "Archipel{o}gos"
   (2019 )

I Mata sono Alessandro Bracalente, Mauro Mezzabotta ed Emanuele Sagripanti, già compagni ai tempi dei Nevroshockingiochi. A due anni di distanza dal primo EP “ATAM”, il trio ha debuttato anche sulla lunga distanza con “Archipel{o}gos”, un lavoro che raccontano essere nato di getto e senza una vera e propria intenzione programmatica. Da un punto di vista meramente musicale, l’album si muove all’interno di coordinate noise e industrial e i riferimenti principali, in tal senso, non possono che essere band come Einsturzende Neubauten, Swans e Coil. Ma quella dei Mata non è affatto emulazione: la band ha effettuato un certosino lavoro di ricerca personale per quanto concerne il ritmo e ciò si è tradotto nell’utilizzo concomitante di grancasse elettriche e acustiche, in grado di concorrere allo sviluppo di un sound claustrofobico, pregno di oscurità e dal martellare quasi ipnotico. La registrazione è avvenuta in presa diretta, mentre Manuel Kopf ha offerto il proprio preziosissimo contributo in fase di produzione. Fra gli otto brani, svettano “M&D”, dalle atmosfere quasi tribali, “Underwater”, che quasi interrompe il suo naturale incedere per percuotere insistentemente, prima di aprirsi in una coda carica di tenebre e angoscia, e “The Block”, con il suo carico di palpabile tensione. Quello dei Mata è il grande debutto di un trio già affiatato, che ha saputo elaborare una proposta artistica solida e originale, sospesa fra due generi poco sviluppati in Italia, e capace di arricchirsi con tratti IDM e glitch. (Piergiuseppe Lippolis)