RUBINO  "Red EP"
   (2020 )

Questo EP non dispiacerà agli amanti dell’AOR, a quelli che la mattina fanno colazione con pane e Fortune per poi correre a lavoro sparandosi l’audiocassetta dei Glory al massimo volume consentito dal JVC col frontalino estraibile, a quelli insomma che “le canzoni più belle sono i lentazzi delle bands metal”.

Immaginate gli Europe senza le tastiere… Un power trio caduto in un varco spazio temporale targato '80/'90.

Se riusciamo a riprogrammare il nostro setting mentale, questo ''Red EP'' ha molto di quello che ci si può aspettare dal genere: registrazione pulita, voce estesa, graffiante, senso dell’epico, cori armonizzati, l’immancabile ballatone strappa-mutande con l’assolo e le valvole del Marshall caldissime, ritmica serrata e potente, chitarre definite e grosse.

Per tutti quelli invece ben piantati nel 2020, quelli che non guardano i film fantasy perché i draghi non esistono, l’operazione odora di nostalgia e di band pronta per la rivincita dell’hair metal.

Personalmente sono riuscito a sospendere momentaneamente il giudizio e a godermi l’ascolto di Rubino solo durante “Between my arms”, la ballata, dove fa la sua timida comparsa anche il piano (unica occasione in tutta la raccolta); probabilmente perché, al di là della scelta stilistica - che trovo bonariamente anacronistica – si tratta di una bella canzone, con una bella melodia e una discreta dose di buoni sentimenti.

Ho trovato ''Red Ep'' una prova innocua, scolastica, acerba, pur sentendoci dentro quell’entusiasmo tipico delle prime volte, che non è comunque sufficiente per lasciarmi il segno.

Gli arrangiamenti sono minimali, scarni, privi di qualsivoglia forma di magniloquenza, e in un genere come questo danno un senso di spoglio che mi aspetterei da un altro linguaggio.

Se penso agli spaghetti di mezzanotte, ad esempio, l’aglio olio e peperoncino è un condimento perfetto, ma se nel piatto ho dei maccheroni fumanti, pretendo un ragù degno di quel nome.

Ecco… alla fine pare un disco “scondito”. Ottima la pasta, grani antichi, Gragnano, buono anche l’olio d’oliva… ma dove sta il ragù? Bravi i musicisti, belli i suoni, ma dove sta la ciccia?

Stavolta purtroppo esco con la fame, fischiettando Morandi-Ruggeri-Tozzi. (Alessio Montagna)