MIKI YUI  "Aperio!"
   (2020 )

Miki Yui è una musicista nata a Tokyo di stanza a Dusseldorf, in Germania. Conosciuta per aver sempre lavorato sul margine tra musica e belle arti, dal 1999 il suo lavoro di ricerca si è concentrato sul minimalismo e sulla zona grigia tra percezione e immaginazione. Miki Yui è tornata da poco più di un mese con “Aperio!”, il suo settimo album solista uscito per Hallow Ground Records. Il titolo deriva dall’origine latina del termine “April”, etimologicamente riferito al concetto di apertura, qui riferito allo svelamento della musica da un’esperienza fisica, più che dall’ispirazione astratta. “Aperio!”, sette brani per circa trentacinque minuti di durata, è aperto dalle vibrazioni timide di “Listening (Oneness)” e prosegue con sonorità essenziali, a cui l’artista ci ha abituati, che attingono a registrazioni di campo e produzioni elettroacustiche, per produrre e suggerire un’immensa gamma di atmosfere e sensazioni diverse, che vanno dall’onirico al cinematografico, dalla luce al buio, dal caldo al freddo, e che danno l’impressione di poter essere percepite in maniera diversa a ogni ascolto. Tra i brani più intensi, “Dancing (Swamp)”, “Dreaming (Now)” e “Breathing (Buds)” sono la rappresentazione più vivida delle potenzialità di quest’album: la prima col suo scenario caliginoso, la seconda con le sue proprietà ipnotiche, la terza col suo senso di tensione in qualche modo rassicurante. L’obiettivo dichiarato di Miki Yui era quello di stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore ed è stato pienamente raggiunto. Vedere (ascoltare) per credere. (Piergiuseppe Lippolis)